Non si può fare. A quanto pare, il mercato del martedì e del sabato, da piazza Unità d’Italia, non può traslocare in corso Delio Verna. A dirlo non è l’amministrazione comunale del sindaco Rosanna Giachello, che proprio qualche giorno fa aveva dato il proprio benestare all’idea, bensì piani ben più alti. Il semaforo rosso, infatti, arriva direttamente dal Governo di Matteo Renzi. Ma quello che viene da chiedersi è: perché voler spostare i banchi del mercato? E perché proprio ora? Sentite un po’ qua…Tutto parte dai lavori di sistemazione di piazza Unità d’Italia effettuati nel 2005 dalla Regione Piemonte, per 180 mila euro. Nessuna restituzione del denaro è prevista, solo un vincolo. L’utilizzo continuativo della piazza per almeno dieci anni. Oggi, però, quel vincolo è scaduto ed il pericolo di dover restituire i contributi ricevuti non esiste più. E infatti l’amministrazione comunale del sindaco Rosanna Giachello ha subito manifestato la volontà di uno spostamento in corso Delio Verna. L’assessore alle Attività Produttive e al Servizio Economico, Alex Alcide, che si sta già occupando del progetto, l’altro giorno ha dichiarato che avere le bancarelle nella zona centrale del paese potrebbe essere utile per risvegliare il commercio ormai un po’ troppo assopito delle altre attività di vendita. I clienti del mercato sono i potenziali clienti dei negozi. Dopo aver comprato mele e insalata, un salto in ferramenta per due viti ci può stare. Il problema è che non è così semplice come sembra e non è tutto oro quel che luccica. La circolare ministeriale del 12 marzo 2014 emessa dal Ministero dell’Interno, dipartimento del Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile (numero di protocollo 0003794) che fornisce le indicazioni tecniche di prevenzione degli incendi per l’installazione e la gestione di mercati su aree pubbliche sostiene che, per consentire l’intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco, sono obbligatori alcuni requisiti minimi. Escludendo lo spazio occupato dai banchi, le strade devono avere una larghezza minima di 3.5 metri ed un’ altezza libera di 4 metri. Il raggio di svolta, di metri, ne deve avere 13. Corso Delio Verna, tali requisiti, li rispetta? Prendendo in considerazione i numeri dati dal comandante della Polizia Municipale, Franco Lomater, sembrerebbe proprio di no. Appunto. Le dimensioni della via centrale “oscillano da un minimo di 5.5 metri ad un massimo di 7”. Se si tiene conto delle gronde che sporgono dalle abitazioni e della necessità di avere 4 metri liberi sopra la testa lo spazio si restringe ancora di più. E se la matematica non è un’opinione quel 3.5 necessario per il passaggio di ambulanze e pompieri, anche risicato, non c’è. Un’idea per recuperare dello spazio l’ha comunque proposta sempre lo stesso comandante Lomater, ovvero far posizionare i mercatali e le loro bancarelle proprio sotto i portici. Va bene, ma l’assessore Alex Alcide non ha recentemente commentato che in passato il mercato avveniva sotto i portici ma era stato trasferito in piazza Unità d’Italia per motivi di sicurezza? E non ha anche detto che, proprio per questo motivo, si è pensato di collocarlo sulla via centrale, rendendo pedonale il tratto di strada occupato giusto il tempo dello svolgimento del mercato? Se si volesse scendere ancora di più nei particolari, si potrebbe aggiungere che in piazza Unità d’Italia sono presenti i servizi igienici, funzionanti, ci sono l’estintore, la fontana, gli attacchi per l’energia elettrica e pure il chiosco per il servizio bar. Ci sono i parcheggi ed i bidoni per la raccolta differenziata. In corso Delio Verna l’attacco per la corrente elettrica non manca e c’è pure la chiesa. Ah, il regolamento comunale per le aree mercatali pubblicato sul sito del comune di Verolengo, nell'articolo 5, recita che il commercio ambulante non può essere esercitato ad una distanza inferiore di 10 metri dai luoghi di culto prima delle 8 del mattino. E alle 8 del mattino, si sa, i mercatali sono già attivi da un po’…
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