“Oddio! Mi s’è ristretta la strada!”. Parafrasando il film della Walt Disney, “Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi”, è certamente quello che hanno pensato i chivassesi che vivono al di là della ferrovia uscendo di casa nei giorni scorsi per andare a lavoro... Sentite un po’ qua. Quando sono comparsi i primi operai nel quartiere e hanno iniziato a delimitare con i birilli la carreggiata, in tanti hanno pensato: “Ma cos’è, uno scherzo di Carnevale giocato con un po’ d’anticipo?!”. No, purtroppo, per i residenti di via Ceresa, quartiere Blatta, a nord della ferrovia, è tutto vero. Sono iniziati da qualche giorno i lavori per la realizzazione della pista ciclabile fortemente voluta dall’assessore all’Ambiente Massimo Corcione, che vive proprio in via Ceresa. La pista collegherà il centro città con via Baraggino. Il cantiere, che costerà 100 mila euro e che nello stesso progetto porterà percorsi ciclopedonali anche in via Orti e in via Regis, ha aperto e subito sono fioccate le proteste di chi s’è ritrovato la strada praticamente ridotta della metà. Basta farsi un giro nella via per rendersene conto. La carreggiata è stata occupata per quasi due metri e mezzo. Sarà anche vero che la via è a senso unico, per chi arriva dalla rotonda di via Blatta, ma c’è qualcosa che non torna nello spazio lasciato al transito delle biciclette... “Quasi non riusciamo più ad uscire di casa - commentano alcuni residenti che hanno i cancelli degli accessi ai garage che si affacciano sulla via -. Hanno messo dei paletti e delle transenne, a delimitare la pista, che rendono difficile la svolta, sia per l’ingresso che per l’uscita dai cortili...”. “E’ praticamente sparita la possibilità di parcheggiare l’auto in strada: non c’è più spazio - continuano -. Inoltre, è diventato anche pericoloso percorrere la via: questa è una strada molto trafficata, c’è una scuola vicino e ci sono dei parcheggi ad uso dei pendolari. La carreggiata così è diventata troppo stretta. C’è una curva, nel tratto che costeggia la ferrovia, che pare diventata una chicane da Formula 1. Ci chiediamo: ma l’assessore Corcione, che vive qui, è contento di questo progetto?”. Essendo uno dei pochi che da queste parti si fa vedere in giro in bicicletta, probabilmente... sì!
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