Che fine ha fatto il lascito di don Nicolino alla comunità di Castelrosso di Chivasso? Quali sono le intenzioni di don Gianpiero Valerio e della Fondazione nata per gestire l’eredità del parroco sull’impiego di quel milione e mezzo di euro che il compianto sacerdote ha lasciato ai castelrossesi? Di questi, e di molto altro ancora, a partire dall’unione delle attività delle parrocchie di Castelrosso e della Madonna del Santo Rosario, al Borgo Sud Est, si parlerà venerdì sera, dalle ore 20.30, nella sede della Società Operaia di piazza Assunta. Su iniziativa delle associazioni che si riconoscono dietro il cartello “Castelrosso Insieme”, si terrà una riunione aperta a tutti i castelrossesi, in primis a don Gianpiero Valerio, in cui si cercherà, ufficialmente, di capire “come mantenere viva l’identità come paese e comunità di Castelrosso”, ufficiosamente di affrontare la questione del lascito di don Nicolino e di chiarire con don Gianpiero alcune scelte poco gradite ai castelrossesi, come l’unificazione delle due parrocchie e di alcune attività come, ad esempio, il catechismo... “Non sarà un processo al parroco ma un’occasione per affrontare anche altre questioni – ci ha spiegato Pierangelo Careggio, responsabile di ‘Castelrosso Insieme’ -. Verranno invitati ufficialmente il parroco e i responsabili della Fondazione che gestisce l’eredità di don Nicolino. Tutti noi vogliamo bene a Castelrosso e per questo tutta la popolazione è invitata a partecipare per convidere idee, suggerimenti, soluzioni ai problemi che stiamo vivendo oggi”. La domanda però è: don Gianpiero, ci sarà? Il don, da quando è iniziato uno scambio di lettere con i suoi parrocchiani finito prima sul bollettino parrocchiale, poi sulla Nuova Periferia, ha deciso di tirare ancora più dritto per la sua strada. “Non so chi possa avercela con me, ho letto lettere anonime sul mio operato e questo mi rammarica perché vorrei dialogare, ma non so con chi. Io sono disponibile al confronto, ma non con chi si nasconde dietro l’anonimato. Per questo vado avanti per la mia strada”, ci aveva detto qualche giorno fa. La sua strada lo porterà al confronto di venerdì? Intorno a piazza Assunta, non c’è uno disposto a mettere la mano sul fuoco sulla presenza del parroco al faccia a faccia del 30 ottobre... Staremo a vedere.
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