Gli abitanti del Colombaro fanno ricorso. Dopo l’incontro- ed il sopralluogo - che nei giorni scorsi ha visto il sindaco Rosanna Giachello discutere con Aipo, Regione Piemonte e Coldiretti per proteggere anche la zona più a rischio inondazioni del paese -, i proprietari dei terreni della frazione hanno deciso di appellarsi al Tribunale regionale delle acque pubbliche di Torino. Lo scopo, ottenere un accertamento tecnico preventivo del progetto Aipo prima della sua realizzazione. “Se le difese previste per il paese di Verolengo venissero realizzate secondo l’attuale progetto Aipo, l’abitato del Colombaro verrebbe lasciato in una situazione di serio pericolo”, denunciano al tribunale i residenti Mirella Albano, Giuseppe Autino,Margherita Dovetta, Dario Mezzano Peia, Giuseppe Casale, Gerardo Florio e Antonio Bocchese riferendosi al progetto di messa in sicurezza degli argini sulla sponda sinistra del fiume Po. “Le abitazioni e le cascine degli abitanti del Colombaro - si legge anche nei documenti presentati - sono esposte ad una situazione di pericolo determinata dall’inadeguatezza delle attuali difese spondali. L’eventuale realizzazione del progetto non solo non risolverà il problema, ma rischierà di aggravare gli effetti di un’onda di piena…”. E se da un lato con l’accertamento tecnico preventivo i proprietari dei beni chiedono la valutazione di rischio idrogeologico sia in relazione alle piene alluvionali storiche che future del fiume Po e la ricerca di opere alternative tenendo conto anche della perdita di valore che gli immobili della zona subiscono, dall’altro non proprio contenta della notizia è Rosanna Giachello. Che nonostante sostenga di non essere particolarmente stupita - “in quanto era un atto annunciato”- spiega: “Sono fermamente convinta che si tratti dell'ennesimo ‘tentativo’ di strumentalizzazione mosso da qualcuno che vuole fare un dispetto al sindaco e alla sua maggioranza e mirato unicamente ai propri interessi. Peccato che si tratti di un dispetto fatto ai cittadini perchè se questo ricorso dovesse comportare un ritardo nell'esecuzione delle opere o peggio, qualcuno dovrà assumersi le proprie responsabilità”. “La cosa certa - aggiunge - è che il Comune dovrà sobbarcarsi costi onerosi per poterlo affrontare. Comunque noi siamo sereni e proseguiamo per la nostra strada”. Naturalmente, per sapere come andrà a finire bisognerà aspettare fino al giorno dell’udienza in tribunale, fissato per il 18 novembre…
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