Davide Maffucci, capogruppo di “Vivere Casalborgone”, risponde al Sindaco Francesco Cavallero, alla notifica ricevuta dell'avvio del procedimento di decadenza a suo carico in seguito alla richiesta del consigliere comunale Giuseppe Roggero, presentata all'apertura del Consiglio del 30 luglio scorso. Istanza presentata ancor prima dell'appello dei presenti, quindi prima che fossero maturate le condizioni per produrre l'istanza stessa. Roggero, in sala consiliare, formalizzava la richiesta di apertura del procedimento per la terza assenza, a dir suo ingiustificata e consecutiva che, secondo quanto previsto dallo Statuto Comunale, comporta all'avvio del procedimento. In assenza della presentazione entro 10 giorni dalla notifica di giustificazioni valide, ci sarebbe la conseguente deliberazione del Consiglio comunale di decadenza dalla carica di consigliere del capogruppo di minoranza. Maffucci non ci sta e trasmette al sindaco le sue giustificazioni, con tanto di documenti allegati. La lettera al Sindaco è stata trasmessa anche ai giornali affinché sia resa pubblica. Da qui abbiamo ritenuto necessario approfondire la questione intervistandolo. Come ha appreso dell'istanza dell’avvio del procedimento di decadenza dalla carica di consigliere comunale presentata all’apertura del Consiglio del 30 luglio scorso dal suo consigliere Roggero?Il primo di ottobre, ben due mesi dopo il Consiglio Comunale del 30 luglio, ho ricevuto la visita dell'agente di Polizia Municipale che mi notificava l'avvio del procedimento di decadenza da Consigliere, in base a quanto previsto dall'art. 8 della D.Lgs. 241/90 e s.m.i. Nella sua lettera si è detto stupito nell'apprendere del procedimento di decadenza da consigliere aperto a suo carico.Non sapeva forse di essere stato assente per tre volte consecutive?Certo che ne ero al corrente, ma ritenevo di aver già giustificato il 24 luglio, contestualmente al ricevimento della convocazione, quando, sulla stessa email ricevuta ho scritto agli uffici comunali, al sindaco ed a tutti i consiglieri informandoli di essere impossibilitato a partecipare al Consiglio, per cause non dipendenti dalla mia volontà, dovute al periodo di ferie, già pianificate a livello aziendale con largo anticipo, situazione di cui sia il sindaco che Roggero ne erano a conoscenza, in quanto già precedentemente informati da me verbalmente. Il sindaco sapeva anche con largo anticipo della necessità di convocare il Consiglio, tanto che lo ha fatto dopo essere rientrato dalle sue ferie ed ha atteso il rientro anche di alcuni consiglieri di maggioranza. Sarebbe stata sufficiente una telefonata per definire la data più appropriata ed avere presenti in Consiglio sia maggioranza che minoranza. Fanno quindi sorgere molti dubbi la casualità della scelta della data, ed il fatto che nè il sindaco e nemmeno i consiglieri abbiano citato e ricordato a Roggero, che avevo preventivamente trasmesso la giustificazione della mia assenza.Qualcuno potrebbe sostenere che le ferie non sono un valido motivo per non partecipare al Consiglio. Inoltre si trattava della terza assenza consecutiva...Sostenere quella tesi significa non conoscere i principi che regolano la decadenza di un consigliere. In primo luogo il procedimento non si apre in automatico, ma solo su istanza di un elettore o di un consigliere, questo perché le assenze non sono tutte uguali, ed estromettere un consigliere senza validi motivi, contrasta con la volontà degli elettori. Il principio, che può dar luogo a revoca di un consigliere, si applica solo alle assenze che mostrano con ragionevole deduzione un atteggiamento di disinteresse, motivi futili o inadeguati, rispetto agli impegni con l’incarico pubblico, occorre quindi sia provata la “non volontà a partecipare” cosa ben diversa dall'impossibilità. Questa non è una mia interpretazione, ma quanto ha sentenziato il T.A.R. Puglia – Lecce, I Sezione, 6 febbraio 2003, n. 287 e non è l'unica sentenza del genere, potrei elencarne molte altre. Anche le precedenti due assenze erano dovute a cause non dipendenti l mia volontà, ma legate a indisposizioni che avrei potuto facilmente documentare se mi si fosse chiesta giustificazione all'epoca dei fatti. Roggero in consiglio ha dichiarato di avere presentato l'istanza solo per rispetto degli elettori, che con le sue ripetute assenze, non si vedono rappresentati. Cosa ne pensa? Credo che quella sua affermazione sia solo l'ennesimo tentativo di ingannare gli elettori. Roggero dall momento della sua elezione ha completamente dimenticato ogni impegno preso con gli elettori, tanto che non ha mai rispettato nulla degli impegni presi nel nostro programma elettorale, sono così nati contrasti con il sottoscritto, nel merito di come svolgere il nostro compito di Consiglieri di minoranza. Inoltre è stato ripetutamente assente ai Consigli Comunali, senza nemmeno mai comunicarmi ne' in forma verbale ne' tanto meno scritta le giustificazioni delle sue assenze. Quando veniva incalzato, dava giustificazioni del tipo: sto vivendo un periodo lavorativo difficile, non sono al top della forma, o ancora per problemi di digestione, fino ad arrivare a giustificare la sia mancanza d'impegno per divergenze sulle mie linee politiche. Malgrado tutte queste sue difficoltà, che gli impedivano di svolgere i compiti del suo mandato, non ha però avuto nessuna difficoltà a convolare a nozze ed ad usufruire di un lungo congedo matrimoniale. In realtà Roggero è recidivo nel tradire il mandato elettorale, lo ha fatto nel 2011 quando, da capogruppo di maggioranza si è attivato a convincere con tutti i consiglieri a firmare una mozione di sfiducia al Sindaco, proposta e scritta dagli allora Consiglieri di minoranza, per poi dopo alcuni giorni, resosi conto che la mozione sarebbe stata insostenibile in Consiglio, sempre obbedendo all'allora minoranza ha convinto i consiglieri di maggioranza a dimettersi congiuntamente ai consiglieri di minoranza senza alcuna valida motivazione. Ricordo perfettamente le fumose pressioni fatte anche su di me in quel periodo, con scarso successo visto che anche all'epoca io non tradii il mandato di coloro che con il voto mi diedero la loro fiducia, a differenza degli altri consiglieri che con le loro dimissioni stravolsero il volere degli elettori. in questo mandato elettorale, la costante condivisione di Roggero con qualsiasi proposta della maggioranza rende sempre più evidente che è sempre pronto a vendersi al miglior offerente, e nel 2011 non vi è più alcun dubbio che Roggero strinse un accordo con Cavallero e l'allora consigliera Pentenero. È ormai un dato di fatto che quell'accordo è ancora valido tutt'oggi.Se verranno riconosciute valide le sue giustificazioni, e potrà quindi continuare a svolgere il suo mandato di consigliere, come potrà collaborare con Roggero?Io ho intenzione di mantenere gli impegni presi con gli elettori e continuare a svolgere il mio compito istituzionale, Roggero non sarà certamente in grado di condizionare le mie scelte e il mio impegno, e lui ne è consapevole, forse è proprio per questo che, scorrettamente, con un pretesto e molta fretta, ha tentato di estromettermi dal Consiglio.
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