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TORRAZZA. Targia Vaira: un progetto dimenticato

TORRAZZA. Targia Vaira: un progetto dimenticato
Erano gli anni ’90 ed erano gli anni dell’ex sindaco Bruno Cena, a Torrazza. Lungo la strada che dalla frazione di Borgoregio porta a Saluggia c’era l’antica cappella di Targia Vaira, di epoca romana e dedicata a San Giacomo protettore dei pellegrini e dei viandanti. C’era anche un progetto a firma del geometra Bruno Actis Dato. Riguardava la realizzazione, su un terreno di circa 4 mila metri quadri, di un parcheggio, di un’area giochi per bambini ed una per il pic-nic. Riguardava anche la risistemazione dell’antica cappella, che doveva essere ripulita e riportata al suo antico splendore. Oggi, a distanza di vent’anni, l’edificio religioso si trova ancora nello stesso stato, le piante crescono indisturbate dentro la struttura, i rifiuti aumentano e, a parte le panchine qualche metro più in là, nessun’area barbecue è stata creata. Addirittura, c’è ancora il cartello con la scritta “Realizzazione interventi di riqualificazione ambientale e aree attrezzate di sosta con il contributo della regione Piemonte”. A dirigere i lavori, interessato a ricomporre le origini della chiesa e a ricercare l’arredamento più adatto, era stato chiamato l’esperto d’arte Alvise Dughera. A lui si era fatta avanti l’associazione degli Alpini, che avevano iniziato a mettere a posto il tetto- che non c’è più- prima di interrompere i lavori. Il progetto era stato infatti lasciato a metà dopo il ritrovamento di alcuni scheletri, ormai corrosi e frantumati, che erano stati seppelliti intorno alla cappella, quando ancora i cimiteri non esistevano. Forse la paura era quella di ricevere qualche denuncia. E dire che, per la sua posizione a ridosso della Dora e grazie alla sua storia- alcune fonti sostengono che intorno all’anno mille molti erano i pellegrini che trovavano ospitalità nella cappella, che si trovava di fronte ad un porto, ad un convento e ad un ospedale - non sarebbe poi così difficile inserire la Targia Vaira nel percorso storico - turistico della via Francigena. Chissà che un giorno, magari non troppo lontano, a qualcuno non venga in mente di riprendere in mano proprio quel progetto...
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