Gli ultimi giorni di un caldo agosto sono riusciti anche a solleticare la vena polemica di F.I. sull’occupazione PD dei parcheggi liberi di piazza Freguglia. Il capogruppo di F.I. dovrebbe ricordare la Mozione della LISTA DEI CITTADINI del 22.09.2014, condivisa da VIVIAMO IVREA e M5STELLE, avente per oggetto: PARCHEGGIO LIBERO DI PIAZZA FREGUGLIA. In quel contesto si evidenziava che proprio una porzione della parte della superficie di Piazza Freguglia destinata a parcheggio e non sottoposta a ticket a favore della Società Ivrea Parcheggi Spa, partecipata per l’85% dal Comune di Ivrea secondo Delibera di C.C. n.41/2007, veniva occupata periodicamente alla faccia dei Cittadini. La contestazione della LDC non era rivolta esclusivamente alla Festa del PD ma genericamente a tutte quelle manifestazioni storiche e tradizionali (Carnevale d’Ivrea, San Savino, ma anche Sagra del Bollito), eventi politici e/o a carattere gastronomico/ attrattivo, in cui la parte non soggetta a ticket viene occupata per periodi significativi di tempo, impedendo di fatto il libero stazionamento di un rilevante numero di veicoli. Si chiedeva che il Sindaco e la Giunta Comunale si impegnassero a fare recepire al C.d’A. della Società Ivrea Parcheggi, attraverso i propri rappresentanti, l’esigenza di identificare, nelle situazioni in cui una quota della porzione non soggetta a ticket della P.zza Freguglia venga destinata a manifestazioni e/o eventi di qualsiasi tipo, una equivalente quota di superficie all’interno delle aree soggette a ticket da svincolare dal medesimo, evitando così di penalizzare una parte degli abituali utenti del parcheggio libero. Banale ma efficace. La Mozione però non ha raccolto il consenso della maggioranza e quindi non è stata approvata. La contro polemica proposta da Matteo Fanciulli sulla inutilizzata possibilità di sfruttare la superficie di Piazza Freguglia per analoghe occasioni di confronto politico e sociale anche da parte del cosiddetto Centrodestra, oltre che apparirmi più che plausibile, mi ha riportato alla memoria i fine agosto di parecchi anni fa, fine anni novanta, quando in rappresentanza di un partito che si è poi dissolto incresciosamente e dolosamente, si trattava di mettere in pista presso il Meeting Point di Ivrea la “Festa Tricolore”. Attorno al sottoscritto, un gruppo non numerosissimo di volenterosi simpatizzanti, senza alcun interesse personale, anzi spesso rimettendoci pure qualche danaro, riuscì a proporre quelle edizioni di nove giorni che, guarda caso, si alternavano già allora con la “Festa dell’Unità”. Come non ricordare, nell’edizione del primo anno, la realizzazione di un simbolone di Alleanza Nazionale, otto metri per otto metri, opera del militante Riccardo, che provocò non pochi istanti di disorientamento (in positivo e negativo) agli occupanti dei veicoli transitanti sul Terzo Ponte! La mancanza di un riferimento politico per coloro che non si identificavano (presumo allora come oggi) nella sinistra eporediese e nazionale, fece sì che in poche ore dall’apertura, venne letteralmente svuotato lo stand dedicato alla vendita di libri e gadget di area. L’impegno degli attivisti locali, sostenuto dalla direzione provinciale, secondo una indispensabile struttura gerarchica, fu riconosciuto anche a livello nazionale. In quei tre anni si succedettero alla Festa Tricolore le principali figure del partito: Fini, Storace, Gasparri, Poli Bortone, Matteoli, lo scomparso Martinat, oltre che Presidenti di Regione come Ghigo, Assessori Regionali, dirigenti ed amministratori locali, che non disdegnarono la “passerella” eporediese. Quella che rivendico con piacere è stata la sempre manifestata apertura verso tutte le altre forze politiche locali. A questo proposito mi piace ricordare la partecipazione ad uno dei tanti dibattiti del Sindaco, Prof.Giovanni Maggia, con cui nel 1994 ero andato inaspettatamente al ballottaggio nelle elezioni amministrative. Come responsabile dell’organizzazione debbo ammettere che se l’aspetto degli intrattenimenti raggiunse anche in qualche caso punte di successo, l’aspetto gastronomico non fu mai paragonabile alle “storiche” grigliate dei “compagni”. Quella comunque era la strada giusta del coinvolgimento della gente. Poi il partito individuò altri obiettivi, altre strategie meno condivisibili. La Festa Tricolore si interruppe, quella dell’Unità no. Forse è anche per quello che si perdono o si vincono le elezioni. Il tempo passa ed il mondo va avanti. Oggi pare che ogni problema possa essere affrontato attraverso i social network e la comunicazione pare si sia ridotta all’uso spasmodico dei cellulari. Mi chiedo cosa farebbe un giovane di oggi se improvvisamente cessassero le comunicazioni in rete, sarebbe il classico pesce fuori dall’acqua! Ma io continuo a credere che solo attraverso una partecipazione diretta e fisica potremo trovare e condividere i percorsi per il futuro nostro e della Città. Bisognerà comunque parlare tra forze rappresentanti i Cittadini di Ivrea, per creare, ipotesi a fine agosto 2016, un momento di confronto e di dibattito come suggerisce Fanciulli. Magari per scoprire che gli interessi del Cittadino non collimano quasi mai con quelli dei Partiti e che a volte i Partiti non conoscono neppure quali sono gli interessi dei Cittadini. Per quello da anni rappresento una Lista Civica, proprio quella dei Cittadini.
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