Shock a Montanaro. Il murale realizzato per ricordare Giuseppe Prono, il più giovane tra i partigiani montanaresi caduti durante la seconda Guerra Mondiale, è stato danneggiato. Non una, ma ben due volte. Il primo episodio venerdì 14 agosto, nel pomeriggio, quando l'opera creata dal celebre fumettista Zerocalcare e dalla crew milanese Volkwriterz sul muro della scuola Pertini è stata imbrattata di vernice bianca.Una grossa macchia è comparsa proprio sulla famosa stella rossa, il simbolo delle Brigate Garibaldi di cui Prono era parte e che solo lo scorso maggio aveva suscitato forti polemiche nel palazzo comunale. Il secondo nella giornata di ieri, domenica, quando intorno a mezzogiorno una bottiglia di vetro contenente questa volta vernice verde è stata lanciata contro il murale. Ad essere colpita e coperta dal colore, rendendola illeggibile, anche parte della scritta dedicata al partigiano. Sugli episodi indagano i carabinieri e la comunità piomba nel più profondo sconcerto. Se un singolo episodio poteva far pensare ad un atto isolato di un folle, ora l’ipotesi su cui stanno lavorando gli inquirenti è che sia stato orchestrato un piano per fomentare ancora le polemiche. Il murale è al centro del dibattito delle cronache locali e non solo da qualche mese ormai. Ovvero da quando i proponenti del progetto- il comitato Restiamo Sani, il collettivo giovanile L'Officina dei Malfattori e la lista civica Montanaro Domani- avevano aggiunto la stella rossa a cinque punte e la firma di “Restiamo Sani” sull’opera. Tutto questo senza l'approvazione del sindaco Giovanni Ponchia che aveva accusato i tre di “abuso edilizio” e di aver fomentato anche una sorta di propaganda politica a favore del comunismo. Gli sfregi arrivano però a pochi giorni di distanza dalla stretta di mano con cui l’amministra- zione comunale, l’Anpi di Montanaro ed i proponenti dell’opera avevano deciso di mettere fine alle polemiche. S’era deciso alla vigilia di ferragosto che la stella e la scritta “Restiamo Sani” sarebbero potute rimanere, a patto che venisse apposta sul murale una targa con la contestualizzazione storica e la spiegazione del significato della stella rossa e l’aggiunta, sul gradino di pietra sotto al murale, della bandiera tricolore con le firme dei promotori dell’ini- ziativa. Purtroppo non tutto è bene quel che finisce bene... Di fronte all’accaduto, non potevano che essere forti le reazioni dei proponenti dell’opera e del sindaco Ponchia. Tutti hanno preso le distanze e si sono subito attivati per sporgere denunce contro ignoti. “Sinceramente gli atti vandalici mi hanno profondamente colpito - ha dichiarato il sindaco-. Con tutti i problemi che ha questo Comune ammetto di non comprendere situazioni indescrivibili che alimentano solo odio e dissapori in un paese in cui, invece, ci vorrebbero pace e conciliazione”. “Purtroppo- aggiunge- oggi il murale non è più il simbolo della lotta partigiana ma rappresenta quello che è questo pae- se. Se ad occuparsene sindall'iniziofossestato un organo super partes come l'Anpi di Montanaro, e non un gruppo di privati come può essere un comitato, probabilmente tutto questo non sarebbe successo”. Di forte condanna soprattutto nei confronti dell’amministrazione è invece il giudizio dei proponenti dell’opera. Dopo le parole cariche di rabbia di Eugenio Borra, ad andarci giù pesante è anche Alberto Casagrande, dell’Officina dei Malfattori. “Siamo consapevoli che gli atti di vandalismo come questi non sono prevedibili - dice -, ma siamo sicuri che non sarebbe avvenuto nulla di tutto ciò se Ponchia e la sua amministrazione non avessero montato su quel polverone. Siamo fortemente dispiaciuti per quello che è stato fatto ad un’opera che per noi significa molto e ci adopereremo con tutte le nostre forze a risolvere la questione. Chissà se anche quelle macchie erano prevista o meno nel bozzetto…”. Anche Piersilvano Ferro, capogruppo di Montanaro Domani, manifesta la propria indignazione: “In questo paese non c’è da stupirsi di nulla. A questo punto non credo che si tratti di una semplice ragazzata, ma di fatti ben più gravi che implicano anche delle responsabilità morali”. Intanto per martedì sera è convocata una riunione straordinaria di Restiamo Sani per valutare le iniziative da intraprendere.
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