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VEROLENGO. Giglia: il supermercato non "s'ha da fare"...

VEROLENGO. Giglia: il supermercato non "s'ha da fare"...

Roberto Giglia, consigliere di opposizione

È davvero necessario portare a Verolengo un supermercato della bellezza di 398 metri quadri? È giusto insediarlo in un paese in cui i negozi del centro si contano sulle punte delle dita? Secondo il consigliere di minoranza Roberto Giglia la risposta è no. Se da un lato, di fronte alla polemica scoppiata qualche settimana fa la seduta del consiglio comunale il consigliere Luigi Borasio contestava al sindaco Rosanna Giachello di aver affidato l’incarico per seguire le pratiche allo studio C2 di Mario Cena, già presidente della Commissione Edilizia, primo firmatario della lista di Rosanna Giachello ed estensore del programma elettorale della maggioranza dell’attuale sindaco, dall’altro l’ex assessore al Commercio ha preso la parola per dire la sua in merito alle possibili ricadute negative che un negozio di 398 metri quadri potrebbe portare ai piccoli negozi del centro. Ai negozi ma anche ai commercianti, già messi alla prova dalla dura crisi economica. “Parlo da ex assessore al Commercio, ma anche da cittadino di Verolengo- ha esordito Giglia-. Ormai tutti lo hanno notato perché è sotto gli occhi di tutti che i negozi del centro sono quelli che sono e molti stanno chiudendo. Aprire un supermercato non può che danneggiarli ancora, soprattutto per il fatto che sorgerà fuori dal centro e per arrivarsi la gente dovrà comunque utilizzare la macchina”. Il centro commerciale verrà infatti realizzato in via Francesco Crispi, su un terreno di proprietà privata attualmente occupata dalle baracche di alcuni zingari. Non ancora in periferia ma nemmeno in centro. “Forse piuttosto che danneggiare i piccoli commercianti bisognerebbe incentivarli…”.
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