“Lei faceva parte di quell’amministrazione comunale che si distinse anche per la sua incapacità di risolvere il problema della scuola dei Torassi, attanagliata dai debiti e oggi finalmente in piena attività”. Parole e musica del sindaco Libero Ciuffreda, in Consiglio comunale, l’altra settimana, durante uno dei suoi strali contro i consiglieri di opposizione. Nello specifico, con l’ex assessore all’istruzione della Giunta Matola, oggi consigliere di minoranza, Gianfranco Scoppettone. Apriti cielo. A casa, di fronte allo streaming del Consiglio, più di un ex amministratore chivassese è saltato sulla poltrona. Ma come: l’Ipab dei Torassi è stata risanata solo dall’attuale amministrazione comunale? E tutti quei soldi che il Comune ha già speso per l’asilo della frazione? L’uscita del sindaco ha sorpreso l’opposizione di centrodestra e, in generale, tutta la classe politica chivassese. Già, perché chi bazzica a Palazzo Santa Chiara da qualche anno sa che le cose non stanno proprio così... Anzi. “Suvvia...”, sbotta, al telefono, l’ex senatore e sindaco di Chivasso Andrea Fluttero. “C’è una delibera, agli atti, che dimostra che Ciuffreda ha detto una cosa inesatta: l’amministrazione di Bruno Matola aveva addirittura comprato, per una cifra se non ricordo male di 400 mila euro, l’edificio che ospita l’asilo di Torassi. Perché l’aveva fatto? Perché la direzione aveva chiesto aiuto al Comune, trovandosi in una grave situazione finanziaria... E’ disinteresse questo?”. La conferma delle pessime acque in cui navigava l’asilo e dell’intervento dell’amministrazione comunale per alleviarne le difficoltà arriva anche da un altro ex sindaco della città, l’onorevole Renato Cambursano, il principe di Boschetto, uno dei principali sostenitori dell’attuale Giunta, promotore della lista “Liberamente”. In un’intervista rilasciata al nostro giornale un paio d’anni fa, in occasione della sua nomina a commissario liquidatore dell’Ipab che gestisce l’asilo, spiegò: “Purtroppo nel passato, anche non molto lontano, la composizione dei Consigli di amministrazione di questi enti avveniva più su base volontaria che su specifiche competenze - spiegò -. Non c’era la “cultura del volontariato competente” in materia fiscale e del lavoro.” “Nel giugno del 2007 il Comune acquistò dall’Ipab l’immobile per consentire all’ente di far fronte alle ingiunzioni di Equitalia sul fronte fiscale - aggiunse Cambursano -. Le risorse incamerate non consentirono di provvedere anche a sanare la situazione con l’INPDAP. I terreni erano già stati ceduti precedentemente. Chi aveva il compito di vigilare non l’ha fatto e ha lasciato che le cose precipitassero. Dal 1996 al 2006 nessuno intervenne: non il Comune che però fu l’unica istituzione a fare la sua parte, non la Regione, che solo nel 2006 nominò un commissario che nei 18 mesi a sua disposizione procedette alla vendita dell’immobile e a definire i debiti con l’ente di previdenza, ma soprattutto a ridefinire il ruolo educativo e formativo dell’Asilo, non la Provincia di Torino, che ai sensi delle leggi regionali, aveva il compito del ‘controllo pubblico e della vigilanza sugli organi e sull’attività amministrativa delle Ipab”. Insomma, dell’Ipab dei Torassi il Comune di Chivasso s’è sempre interessato. Anche troppo. Come dimostra l’ultima delibera con cui l’amministrazione, questa volta di Ciuffreda, nel maggio 2014 acquistò il campo da calcio della frazione. L’acquisto venne definito “indilazionabile” e “indispensabile”, così come ha messo nero su bianco in delibera un’affannata amministrazione comunale. L’urgenza nasceva dal fatto che doveva essere messo a disposizione della squadra di calcio di Montegiove un campo in cui allenarsi perché, a Montegiove, il campo da pallone avrebbe dovuto ospitare un insediamento produttivo... Come che sia, i dieci mila euro di denaro pubblico vennero spesi, servirono per ripianare i debiti dell’Ipab e il nuovo insediamento industriale ancora non c’è. Insomma, con l’asilo dei Torassi, che è struttura privata lo ricordiamo, le varie amministrazioni chivassesi hanno sempre avuto non uno, ma due occhi di riguardo. Cosa che, è evidente, non è successa con altre realtà private del territorio. Dunque, perché Ciuffreda s’è fatto questa gaffe in Consiglio? Boh! Il “boh!” è doppio se si considera che tutti, a Palazzo Santa Chiara, sanno che Ciuffreda non poteva non essere a conoscenza di quanto il Comune ha già fatto, in passato, per l’asilo dei Torassi. Perché? Semplice: perché tra i volontari che hanno gestito l’Ipab per tanti anni c’era la direttrice Marcella Piviere, che è sua suocera...
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