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BRANDIZZO. Mercatone: “Non lasceremo i dipendenti soli”

BRANDIZZO. Mercatone: “Non lasceremo i dipendenti soli”
Non si danno pace gli amministratori comunali di Brandizzo. A quasi un mese dalla sospensione dal lavoro dei 35 dipendenti del Mercatone Uno di via Torino e dall’inizio della loro cassa integrazione straordinaria voluti dai vertici dell’azienda a causa del suo fallimento, il sindaco Roberto Buscaglia e la sua Giunta- il vice sindaco Fulio Merlo e gli assessori Paolo Bodoni, Irma Pagliero e Valeria Rolando- non se ne stanno con le mani in mano. Proprio la scorsa settimana, in una riunione fortemente voluta dall’assessore alle Politiche Sociali, il dottor Bodoni- il primo cittadino ed i suoi hanno discusso della questione. Dopo aver sostenuto che, nonostante la crisi ed i continui tagli dei trasferimenti dello Governo che a poco o nulla servono per risollevare la situazione, “il lavoro rientra tra i diritti che costituiscono il pieno sviluppo della persona umana”, sono arrivate diverse proposte. “L’amministrazione straordinaria dell’azienda Mercatone Uno potrebbe comportare la chiusura di alcuni punti vendita sul territorio nazionale - si legge nel comunicato dell’esecutivo brandizzese -. Alla luce di tutto ciò abbiamo ritenuto di costituire un fronte comune di solidarietà tra le amministrazioni coinvolte nei confronti di tutti i dipendenti dell’azienda Mercatone Uno e delle loro famiglie, indistintamente”. Avere l’appoggio di tutti gli amministratori locali coinvolti è il primo di una lunga serie di passi da seguire. Come “invitare i commissari straordinari nominati ad attuare ogni misura idonea a scongiurare la chiusura di punti vendita”. Come “agire sin da subito con la massima chiarezza e tempestività nei confronti dei dipendenti per non generare aspettative destinate ad essere disattese”. Importante è anche il ruolo svolto dalle Regioni coinvolte. Così infatti il documento continua: “È necessario collaborare con le Istituzioni di livello superiore, Regioni in primis, a farsi parte attiva presso il Ministero del lavoro e delle Attività Produttive e il Ministero dello sviluppo economico, per verificare la fattibilità di ogni altra soluzione imprenditoriale alternativa alla chiusura di punti vendita”. Ma non è finita. L’impegno di sindaco e assessori promette di essere costante anche nella più brutta delle ipotesi. “Se il punto vendita dovesse essere chiuso o alcuni dipendenti licenziati - dicono -, l’impegno dell’amministrazione brandizzese è quello di stimolare le autorità competenti a concedere gli ammortizzatori sociali al personale rimasto privo di lavoro”.
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