Il progetto era stato presentato dal sindaco Roberto Buscaglia e dalla sua maggioranza a marzo, in occasione della Festa della Donna. Oggi, a solo qualche mese di distanza, “Non sei sola” è diventato realtà. L’iniziativa, ideata dalla responsabile del settore affari generali e della comunicazione istituzionale del Comune, Alma Fiumanò, e dal Commissario Capo di polizia municipale, Massimiliano Pirrazzo, prevede la creazione di una rete territoriale locale per prevenire – ed affrontare – il fenomeno della violenza sulle donne. Un lavoro di squadra tra medici di famiglia, psicologi, infermieri, avvocati, assistenti sociali ed anche forze dell’ordine del territorio. “Per prevenire e contrastare la violenza di genere - si legge infatti nel comunicato del Comune - è necessario che le Amministrazioni Comunali prestino un’attenzione particolare al problema e mettano in atto iniziative capaci di incidere sul retroterra di cultura e di valori che lagenera, promuovendo il rispetto e l’osservanza dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna”. A partire dai più giovani nelle scuole… Sarà forse per questo che tra gli obiettivi del progetto, oltre alla formazione delle diverse figure professionali che entreranno in contatto con le donne vittime di violenza, gli amministratori brandizzesi hanno inserito anche percorsi formativi per studenti ed insegnanti sulla discriminazione di genere. Ma non è finita qui. “Non sei sola” porterà a Brandizzo almeno tre eventi pubblici all’anno dedicati al tema della violenza- in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dell’8 marzo e di uno specifico per favorire lo sviluppo della comunicazione tra uomini-, diffonderà un opuscolo utile alle donne che necessitano di contatti con i servizi appartenenti alla rete antiviolenza ed aprirà uno sportello di ascolto e di supporto per le donne che vivono situazioni di disagio personale, familiare e relazionale anche grave. “Un punto di riferimento non solo per le donne in condizione di disagio, ma per tutta la popolazione femminile”. “La cittadinanza - conclude il documento - comporta che tutti i cittadini e le cittadine godano degli stessi diritti e che qualunque violazione degli stessi deve avere una risposta di totale rifiuto”.
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