Cerca

VOLPIANO. Il vicesindaco è muto come Bernardo (il servo di Zorro)

VOLPIANO. Il vicesindaco è muto come Bernardo (il servo di Zorro)

Bernardo, il servo muto di Zorro

Ormai sono rimasti solo i grillini – e peraltro solo quelli più lenti – a pensare che i problemi dell'Italia dipendano dal fatto che un vicesindaco guadagni 1.400 euro al mese. Millequattrocento euro un vicesindaco che fa bene il suo mestiere se li merita tutti, e se è il caso diamogli anche i benefit. A patto che faccia il vicesindaco ogni giorno che Dio manda in terra, spremendosi il cervello per mettere insieme progetti, idee, e per trovare i soldi con cui finanziarli.   Però ora qualcuno deve spiegarci cos'ha fatto in quattro mesi di mandato il giovane vicesindaco Elisa Gigliotti, paracadutata dalla parrocchia alla giunta a un anno dalle elezioni, con delega a Scuola, Casa, Disagio Sociale e Politiche Giovanili, per meritarsi 1.375 (milletrecentosettantacinque) euro al mese, pur lordi. Cos’ha fatto, a parte mettersi in aspettativa? Perchè noi non l'abbiamo capito. Ed evidentemente non l’hanno capito neanche i suoi stessi colleghi consiglieri, compresi i suoi “compagni” di gruppo Carrera e Medaglia, visto che nel parlamentino son volati gli stracci appena si è sfiorato l'argomento.   A quattro mesi dalla defenestrazione del chiacchierato Medaglia è legittimo chiedersi per quale motivo il sindaco De Zuanne abbia scelto proprio Elisa Gigliotti per la seconda carica della città. Non c’era nessuno di meglio? In quattro mesi l’unica dote che la Gigliotti ha espresso indiscutibilmente è l’innocenza. Per carità, virtù apprezzatissima in politica, specie a Volpiano, ma poichè ai volpianesi quell'innocenza costa 1375 euro al mese, sarebbe gradita, compresa nel prezzo, anche un po' di sostanza. E invece alzi la mano chi ricorda un'iniziativa, un progetto, una proposta, anche solo un'intervista in cui Gigliotti abbia detto qualcosa di memorabile. O anche, semplicemente, qualcosa.   Stesso copione nell'ultimo consiglio comunale. Mentre l'aula sembrava il mercato del pesce, con tutti che si urlavano contro per decidere se il vicesindaco più miracolato che la città ricordi (non era neppure candidata, ndr) meritasse quella sostanziosa parcella, lei guardava la scena con gli occhi sgranati come un boy-scout in gita al cinema Massimo. Muta come Bernardo, il servo di Zorro.   Non voleva scadere nella becera polemica? Si può capire. Ma almeno poteva degnarsi, come assessore alla scuola, di spiegare perchè i centri estivi rischiano di saltare, visto che pure di questo si è parlato in consiglio. E invece nulla. Una tomba. E dire che, per evitarsi la figuraccia alla Gigliotti sarebbe bastato poco. Tipo alzare la manina e dire qualcosa di intelligente. O anche, semplicemente, qualcosa.   Magari è stata mal consigliata. Magari gliel’ha suggerito il suo navigato sponsor, Cecco Goia, di tener la bocca cucita. Nel qual caso sarebbe ancora peggio, significherebbe che il vicesindaco non è ritenuta all’altezza neanche di dire tre parole tre. Però i 1375 euro glieli diamo lo stesso.  

lorenzobernardi@giornalelavoce.it

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori