Niente da fare. Al sindaco Giovanni Ponchia quel disegno rosso a cinque punte sul muro della scuola elementare Pertini proprio non va giù. La stella del murales realizzato sabato 23 maggio per ricordare Giuseppe Prono, il più giovane tra i partigiani montanaresi caduti durante la prima guerra mondiale, in occasione del 70esimo anniversario dalla liberazione italiana va eliminata. Secondo quanto dichiarato in una lettera spedita dal primo cittadino ai proponenti del murales- a volerlo sono stati il collettivo giovanile “L’Officina dei Malfattori”, la lista civica “Montanaro Domani” ed comitato “Restiamo Sani”-, l’opera finale non rispecchierebbe la bozza approvata in quanto “le variazioni apportate non si possono definire piccole”. Così infatti ha scritto Ponchia: “Il calendario con la scritta Restiamo Sani, posto in posizione ben visibile, non è stato autorizzato e non posso farlo perché contrasta col significato del murales dal momento che dovrebbe trattarsi di un tributo alla figura di Giuseppe Prono”. Un riferimento, quello della firma, del tutto fuori luogo. “La stella rossa a cinque punte, disegnata proprio a fianco del viso di Giuseppe Prono, non si può sinceramente definire una piccola variazione- continua-. Questa versione non è conforme al disegno di Zerocalcare e cioè un ragazzo di 19 anni morto per la libertà con uno sguardo dolce e malinconico al centro della scena, senza simbolismi alcuni”. Le accuse, quindi, quelle di aver strumentalizzato il murales per fare propaganda politica- la stella rossa a cinque punte rimanderebbe al comunismo ed al socialismo- ed il mancato rispetto delle regole. La polemica ha coinvolto persino i cittadini. Ma nel polverone di chi sosteneva che “la stella dà la giusta nota di colore” alla parete, chi che “l’entrata della scuola sembra il Cremlino di Mosca” e chi invece diceva che “se le regole ci sono vanno rispettate” o che, al contrario, “il Comune dovrebbe preoccuparsi di questioni più urgenti”, a rispondere sono stati loro, i Volkswriterz gli autori che, insieme a Zerocalcare, hanno creato il disegno. “Giuseppe Prono era un partigiano, comunista e garibaldino. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di posizionare la stella rossa, simbolo delle Brigate Garibaldi, accanto al suo volto- hanno specificato in una lettera inviata al sindaco dichiarando di essersi confrontati con i parenti del partigiano e con l’Anpi prima di dipingere-. Lo abbiamo fatto nel pieno rispetto del suo percorso di vita, di lotta e del suo sacrificio per la libertà. Se avessimo dovuto onorare il ricordo di un partigiano di un’altra delle diverse formazioni combattenti che si opposero al fascismo e ai nazisti occupanti avremmo utilizzato i simboli di tale formazione”. Sul non aver rispettato la bozza, invece, sostengono: “Le piccole varianti al bozzetto fanno parte della normalità e della sensibilità che abbiamo noi come muralisti. La scelta di dare risalto alla stella rossa, oltre che per i motivi sopra citati, aveva il senso di bilanciare i colori del muro, creando un maggiore contrasto con il lato dove si vede il ragazzo sognare…”. Al momento, dopo fuochi e fulmini e alcuni incontri avvenuti in Comune, la richiesta dell’amministrazione è che il murales venga corretto entro agosto.
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