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MONTANARO. “Noi il ‘bacinetto’ non lo vogliamo”

MONTANARO. “Noi il ‘bacinetto’ non lo vogliamo”
Noi il bacinetto di laminazione vicino al campo sportivo non lo vogliamo”. È un coro di “no” forte e deciso quello che si è levato dalle bocche dei montanaresi durante il Forum dei Cittadini di mercoledì sera. In una Ca’ Mescarlin gremitissima di gente, il Comitato Restiamo Sani, il circolo Legambiente Pasquale Cavaliere Basso Canavese, l’associazione Terra Sana ed il Comitato di Difesa Ambientale hanno voluto vederci chiaro sugli sviluppi che negli ultimi mesi hanno interessato il Bacino Azzurro. Secondo quanto annunciato nel Consiglio comunale dello scorso 29 aprile, infatti, il progetto disegnato a quattro mani dal sindaco Giovanni Ponchia e dal geologo Paolo Sassone per scongiurare le esondazioni del Rio Fossasso - e trovare un’alternativa al riempimento di rifiuti di Cave Ronchi, il KmVerde, - sarà affiancato da un piccolo “scolmatore” a ridosso degli impianti sportivi del paese.  Verrà realizzato con i 700 mila euro stanziati per il quarto lotto dello scolmatore per proteggere gli abitanti della zona di Madonna d’Isola dall’acqua proveniente dai fenomeni temporaleschi. “Abbiamo deciso di realizzare il piccolo bacinetto per non perdere il finanziamento dei 700 mila euro - hanno spiegato Ponchia e l’assessore alla Protezione Civile Davide Zeppegno -. Non li possiamo usare per il Bacino Azzurro perché non sono sufficienti per effettuare gli espropri di Cave Ronchi, che sono proprietà di Cogefa”. L’idea del “bacinetto” prevede di abbassare il terreno quanto basta per trattenere l’acqua temporalesca ma nello stesso tempo mantenere la destinazione d’uso dell’area, che potrebbe essere affidata ad agricoltori o utilizzata per un parco pubblico. “Nel frattempo abbiamo spedito Bacino Azzurro in Regione e abbiamo ottenuto l’inserimento in Italia sicura, il programma del Ministero dell’Ambiente per salvaguardare il territorio dai dissesti idrogeologici - continuano i due -. Si tratta di due progetti diversi. Non abbiamo messo da parte il Bacino Azzurro. Abbiamo solo aggiunto un’opera idraulica con un orizzonte temporale più corto da realizzare in attesa dei finanziamenti”. Nonostante le spiegazioni, sono arrivate comunque le rimostranze di cittadini, comitati e minoranze. Tra chi sosteneva che Bacino Azzurro “è un progetto menzognero fatto in campagna elettorale”, chi dichiarava che “se ci fossimo preoccupati di pulire le rogge a quest’ora non avremmo di questi problemi” e chi invece diceva che “il bacinetto non salverà Montanaro dalle inondazioni” e che “si tratta solo di un ripiego”, la preoccupazione più grande è arrivata da Restiamo Sani. Eugenio Borra ha infatti sottolineato come i 700 mila euro serviranno per “scavare altri buchi nel suolo di Montanaro”. “Il Bacino Azzurro è nato per evitare il consumo di altro suolo - ha tuonato -. Avevate scelto Cave Ronchi per evitare ulteriori scavi e usare buchi che c’erano già. Eravate partiti per evitare interventi di deturpazione del territorio. Trovo assurdo che ora, per temporali di lieve entità, vi dobbiate mettere mano…”.
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