Sono stati trovati così. Chiusi in un sacco con la testa fracassata e la pancia sventrata che “guardarli era una cosa per stomaci forti”. Erano quattro gatti, ma forse anche di più, in evidente stato di putrefazione. Sono stati trovati sabato mattina, vicino all’ex area Agip di Chivasso. Ci si arriva da Corso Galileo Galileo Ferraris, svoltando nella via che si incontra sulla destra subito prima della rotonda che porta a Castelrosso. Un passante stava tranquillamente passeggiando per la solita camminata mattutina quando i suoi cani sono stati attirati da un sacco nero e gonfio in fondo all’alveo. Aprendolo con il ramo di un albero, la macabra scoperta: le carcasse dei felini decomposte, con gli organi interni in “bella” mostra ed un forte fetore di marcio. Il primo ad essere avvertito- e anche ad intervenire- è stato Algeo Brandino, il chivassese che, con l’associazione “Il Cucciolo onlus”, da sempre si batte per la tutela e la difesa degli animali. “Appena siamo arrivati qui ci siamo trovati di fronte a questa scena- commenta una delle due volontarie giunte sul posto insieme a Brandino-. Con un ramo abbiamo provato a muovere i resti dei gatti per vedere quanti erano, ma da come erano messi siamo riusciti a capirlo solo osservando i diversi colori del pelo. Per il resto, si vedevano solo le budella…”. Da quanto tempo fossero lì, per i volontari è difficile dirlo. “Dalla puzza che emanavano sicuramente non sono stati portati qui solo stamattina, ma almeno da qualche giorno”. Anche stabilire chi sia stato compiere una simile atrocità, e soprattutto perché, è impossibile. “La prima cosa a cui abbiamo pensato guardandoli sono state le messe nere- continuano i volontari-. Ci è anche venuta in mente la possibilità che a fare questo sia stato qualche altro animale, magari in qualche combattimento clandestino”. Voluto, anch’esso, da uomini. Del tutto esclusa è invece l’ipotesi che ad uccidere i gatti sia stata una qualche bestia affamata. “Nel momento del ritrovamento il sacco era intatto, quindi nessun animale può averli toccati. Se lo avessero fatto non avremmo trovato nemmeno i resti”. Che faranno ora le carcasse di questi poveri animali? "A Chivasso non ci sono posti per mettere gli animali morti e anche buttarli è vietato. Bisogna per forza portarli all’inceneritore a Milano e farlo costa. Già più volte ho scritto al sindaco per chiedere di avere un posto qui ma non ho mai ricevuto risposta. Mi viene da pensare che, se forse lo avessimo, accadrebbero meno episodi di questo tipo. Non parlo del caso di oggi, ma a volte la gente si sbarazza degli animali buttandoli in mezzo ad una strada perché farlo in un altro modo è troppo costoso…”.
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