A Brandizzo il Cup gestito da Arc En Ciel, la società che tiene in piedi lo studio medico associato Brandizzo Medica in piazza Carlo Tempia, sarebbe irregolare. Il servizio di prenotazione di visite specialistiche, esami di laboratorio e diagnostici e la consegna reperti che dovrebbe essere effettuato “solo ed esclusivamente per i propri pazienti” viene offerto anche a quelli dei medici di base che, non essendo parte della medicina di gruppo, svolgevano il proprio servizio Cup negli uffici del Comune. A sostenerlo a gran voce è il consigliere di minoranza Giuseppe Deluca. Che in un’interrogazione scritta al primo cittadino Roberto Buscaglia spiega: “Dal mese di dicembre ed ancora oggi, in via temporanea, la Società Arc En Ciel di Torino sta svolgendo il Cup anche per la parte che era stata mantenuta a carico di personale comunale, stante l’impossibilità del Comune di effettuare il servizio per carenza di personale”. A quale titolo la Arc En Ciel sta svolgendo il Cup anche per la parte che era stata mantenuta a carico del personale comunale? Esiste un’autorizzazione che consente ad Arc En Ciel di prenotare visite e consegnare referti anche a pazienti che non sono parte dello studio medico associato? Il servizio è regolare? Sono questi gli interrogativi che pone Deluca. A questo si aggiunge anche un “marcato disagio nel doversi rivolgere a medici che non sono i propri soprattutto nel far sapere le proprie esigenze e necessità di visite specialistiche ed esami a personale estraneo e in locali senza alcuna privacy”. Alle domande poste da Deluca nell’interrogazione sono arrivate le risposte del primo cittadino. “Verso la fine del 2014 - si legge nel comunicato di risposta - l’Asl To4 ha interrotto il servizio Cup svolto dai dipendenti comunali per dotare il nostro Ente del Sovracup, un software per le prenotazioni utilizzabile anche dai singoli cittadini”. Fallita questa possibilità, “è stata inviata una lettera al Direttore Generale e al Direttore del Distretto di Chivasso dell’Asl To4 con cui si richiede di metterci in condizioni di operare in maniera efficiente e non costringere i cittadini a recarsi presso gli sportelli di Chivasso”. Sempre Buscaglia, sottolineando l’impossibilità di assegnare il servizio al personale comunale per mancanza di contributi da parte del Distretto e perché “gravato del coordinamento dello Sportello per il microcredito, dall’attivazione del Punto cliente Inps e dalla registrazione della volontà di donare gli organi presso l’anagrafe”, sostiene la possibilità di “assegnare definitivamente il servizio prenotazioni ad Arc En Ciel spostandolo però dall’attuale sede ad una neutra”: i locali dell’Asl o quelli dell’Avis. E conclude: “La situazione è quindi ancora in divenire. Si spera in breve tempo di poter giungere ad una conclusione che porterà ad un nuovo accordo con la società Arc en Ciel, almeno per il 2015”.
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