Sull’enorme quantità di serrande abbassate a causa della crisi economica in centro a Montanaro abbiamo ampiamente riferito sul numero della scorsa settimana. Da come il paese si stia velocemente trasformando in un paese “dormitorio” avevamo chiesto all’assessore al Commercio Bruna Bocchiotti le possibili soluzioni per far fronte al problema. Dopo la sua “proposta di far rinasce l’antica associazione dei Commercianti” ad intervenire è Piersilvano Ferro. Che, dopo aver analizzato il “perché la sorte abbia deciso di toccare Montanaro”, sollecita una maggiore attenzione da parte del Comune. “L’attuale crisi del commercio montanarese ha radici profonde e va ricercata nella fase storica di involuzione e staticità del paese che si trascina ormai da molti anni - commenta il consigliere di Montanaro Domani -. La causa di questa situazione è imputabile nella mancata determinazione di fare investimenti e promozione sul territorio finalizzati ad attirare interessi imprenditoriali e commerciali”. Questo nonostante Montanaro si trovi in un crocevia di comunicazione stradale e ferroviaria importante. Aspetto ancora più tragico, secondo Ferro, “è la mancanza sul territorio di eccellenze significative che possano fare da volano per un possibile rilancio. Il paese possiede solamente un discreto potenziale culturale interessato da un turismo effimero e stagionale”. Poi, riferendosi alla trasformazione in paese dormitorio privo di identità, continua: “Oggi abbiamo un numero importante e sempre crescente di abitazioni in vendita o non abitate, alloggi sfitti ed edifici degradati. Questo è un altro dato che fa riflettere sulla necessità di elaborare urgentemente un piano di rilancio territoriale globale che deve partire da un ragionamento di massimo coinvolgimento che parta dalle Istituzioni e che sia rivolto a tutte le forze in grado di dare un apporto positivo”. Un valido esempio, le associazioni di promozione culturale e sociale che “possono sconfiggere la cultura refrattaria e penalizzante che impedisce a Montanaro di trovare quella propria identità territoriale che oggi non ha”. Infine Ferro conclude ribadendo che “il decadimento del commercio locale non è risolvibile come se fosse un problema a se stante e temporaneo dovuto alla crisi globale e ricercando soluzioni immediate che non esistono. Il commercio deve fare parte di un ragionamento evolutivo che anche il paese deve avere”.
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