L’hanno fatto sabato scorso e lo faranno ancora il 7 marzo. A scendere in piazza Luigi Massa, risoluti e “armati” di carta e penna, sono loro, i membri della lista Montanaro Domani, il Comitato Restiamo Sani ed il collettivo giovanile Officina dei Malfattori. Guidati dal consigliere di minoranza Pier Silvano Ferro, i gruppi hanno infatti deciso di aderire a “Salviamo il Territorio”, la petizione lanciata dai 24 sindaci della Valle di Susa- e rivolta a tutti i comuni italiani- lo scorso 21 febbraio al termine della protesta No Tav di Torino. Gli obiettivi, destinare le risorse previste per la linea Torino- Lione dell’Alta Velocità per la messa in sicurezza delle scuole, per la prevenzione dei dissesti idrogeologici, per la sanità e la lotta all’evasione fiscale… “Il nostro dovere è quello di salvaguardare il territorio - ha dichiarato il consigliere Ferro -. Per questo motivo abbiamo deciso di scendere in piazza e raccogliere le firme di almeno 250 cittadini. La nostra intenzione è i nomi dei firmatari in consiglio comunale insieme alla proposta dei sindaci della Valle di Susa”. La speranza è che il primo cittadino Giovanni Ponchia, e quindi tutto il Comune di Montanaro, adotti la delibera. A spiegare invece il perché sia importante aderire a “Salviamo il Territorio” è Rosanna Marconi, membro della lista Montanaro Domani e insegnante. “Quali scelte attua il nostro governo nella definizione delle priorità su cui investire soldi pubblici? Cosa si potrebbe fare usando diversamente il denaro speso per grandi opere come la Tav?”, si chiede Marconi. Per poi continuare: “Con un centimetro di Tav (circa 1.500 euro) potremmo comperare il materiale necessario per l’intero anno didattico senza dover vendere le torte delle mamme alla fiera del paese. Con 10 metri (circa un milione e mezzo di euro) il nostro Comune potrebbe costruire una nuova scuola materna da troppo tempo desiderata”. Sommando i soldi spesi per pochi metri di Tav, le scuole di tutta Italia sarebbero più sicure e decorose. A considerare invece la linea Torino- Lione “il più classico degli esempi di come le generazioni passate hanno rubato il nostro futuro” è Alberto Casagrande, dell’Officina dei Malfattori. Infine Stefano Balma Mion, di Restiamo Sani, ricorda che nonostante “in Italia siano morte migliaia di persone per il dissesto idrogeologico, le scuole crollino in testa agli studenti e la crisi economica continui a mietere vittime il sistema Tav non è mai stato messo in discussione”. E poi conclude: “Sostenere questa petizione è un dovere per ogni montanarese onesto e responsabile”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.