Cerca

CHIVASSO. WastEnd, un film già visto in Consiglio comunale

Una fiaccolata per dire “no” ancora una volta al progetto WastEnd. Un corteo di duecento chivassesi che da piazza Garibaldi ha raggiunto Palazzo Santa Chiara per prendere parte al Consiglio comunale aperto sul progetto di riciclo del rifiuto che la società SMC vuole realizzare in regione Pozzo, frazione Pogliani, tra Chivasso e Montanaro. Ieri sera, in una seduta consiliare richiesta dal Movimento 5 Stelle e dai consiglieri comunali di centrodestra (Fi, Ncd e Lista Civica), non s’è aggiunto nulla di più e nulla di meno a quanto non si sapesse già sul progetto ormai in fase avanzata che porterà con sè anche un ampliamento da un milione di metri cubi di rifiuti industriali in discarica. La maggioranza è rimasta granitica sulle sue posizioni: tra un “se”, un altro “se”, e ancora un “se”... la sostanza per chi sta governando la città non cambia: WastEnd si farà. Parola di un sindaco Libero Ciuffreda che non ha mancato di buttarla in caciara come suo solito inveendo, dopo il consueto sermone in cui ha ripercorso tutto l’iter del progetto, con toni anche prepotenti e pretestuosi, contro Marco Marocco del Movimento 5 Stelle e la sua presunta “claque” che il primo cittadino ha provocatoriamente identificato con tutto il pubblico presente in sala, dalla madama Maria dei Pogliani agli studenti seduti a terra, in primissima fila. Parola di un capogruppo del Pd Gianni Pipino che s’è lanciato un paio di volte in un’improbabile difesa a oltranza dell’atteggiamento assunto dalla sua amministrazione sulla vicenda WastEnd, cercando di far passare il messaggio che questa sarebbe l’unica via possibile per gestire il post mortem della discarica. Parola del consigliere comunale Filippo Novello, che s’è messo a litigare con i cittadini sul fatto che questi ultimi, a suo dire, fossero lì più per Grillo che per altro - vallo a capire! -. E parola anche di tutti quelli che hanno taciuto, a partire dal vice sindaco e assessore all’Ambiente Massimo Corcione, zitto per tutto il tempo nonostante Silvano Raise di Restiamo Sani l’avesse chiamato in causa chiedendone le dimissioni per aver presentato in autunno WastEnd alla Leopolda prima ancora che alla città... Per non dire dei silenzi del consigliere comunale di SEL Michele Scinica o del cugino Giovanni Scinica del Pd, che quando sedevano in opposizione alle amministrazioni Matola e Fluttero al solo sentir parlar di rifiuti saltavano sulla sedia come grilli e che invece oggi da quelle poltrone lì non si schiodano manco se tutta quell’immondizia gliela dovessero mettere sotto. Oppure ancora del silenzio del consigliere Domenico Scarano, che mentre il suo partito di riferimento - Rifondazione Comunista - proprio per opposte vedute su WastEnd cinque mesi fa mollava la maggioranza, lui zitto zitto rimaneva attaccato alla coda del sindaco... Perché? Boh. Chissà perché. Tutti zitti. E dire che tutti gli intervenuti forse una speranza ce l’avevano di sentir dire qualcosa di ambientalista e di sinistra a questa maggioranza che tale s’era presentata alla città nella primavera 2012. Ci hanno provato a tirarglielo fuori qualcosa di ambientalista e di sinistra i vari Zandarin, Gregorutti, Tavano, Potenza, Brotto, Borra, Racco, persino l’ex sindaco di Settimo Torinese Aldo Corgiat, che ha preso la parola per invocare un intervento di Regione e Provincia per bloccare l’iter di un progetto ormai già “inflazionato”, visti i tanti impianti già presenti in provincia di Torino. Tutti invano. Nemmeno il sindaco di Montanaro Giovanni Ponchia, il più applaudito dal pubblico, nonostante l’accorato appello rivolto a Ciuffreda affinché condivida con i vicini montanaresi questa battaglia a difesa della salute pubblica, è riuscito a suscitare uno slancio di “responsabilità” nel collega chivassese. Niente. Infine, anche l’intervento dell’amico di Ciuffreda, Giovanni Bo, medico e compagno trent’anni fa di tante battaglie contro la discarica, ce l’ha fatta a scalfire la granitica posizione assunta da sindaco e compagnia: “Caro Lino, fai la cosa giusta e stai dalla parte della gente, della tua gente”. Parole al vento. Il dibattito politico è così stato un déjà vu di quanto già visto a dicembre, in Consiglio comunale, con l’opposizione di Forza Italia del capogruppo Adriano Pasteris e il Movimento 5 Stelle di Marco Marocco a richiedere inutilmente all’amministrazione di assumersi la responsabilità di rispondere alla fatidica domanda: ma questo progetto di WastEnd lo volete per davvero, “sì” o “no”? “E’ una domanda che purtroppo non serve più a nulla - ha chiosato Matteo Doria del Nuovo Centrodestra, lasciando lui sì, questa volta, tutti in silenzio -: certo che lo vogliono. L’hanno già dimostrato nell’ultimo Consiglio comunale quando hanno fatto di tutto per modificare l’ordine del giorno che noi dell’opposizione avevamo proposto, togliendo il punto più importante del documento. Ovvero la netta contrarietà ad ulteriori ampliamenti della discarica. Più chiari di così...”.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori