La gestione della faccenda WastEnd da parte del sindaco Libero Ciuffreda è fallimentare e la prima conseguenza è una spaccatura all’interno della maggioranza. Dopo i fatti di mercoledì sera, e soprattutto dopo la conferenza di giovedì, con il primo cittadino che ha puntato il dito contro i manifestanti di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa e contro, tra gli altri, Massimo Zesi, segretario cittadino di Rifondazione Comunista, era inevitabile una reazione da parte dei compagni chivassesi. Una reazione che puntualmente è arrivata. E sono schiaffi per il primo cittadino. “Oltre ad esserci personaggi ben noti dei centri sociali e antagonisti, c’erano anche, è questo e semmai più grave, il segretario di Rifondazione Comunista che non ha in alcun modo manifestato l’intenzione di dissociarsi”, il j’accuse di Ciuffreda. “Per quanto ci riguarda - la replica di Zesi, in una nota stampa diffusa ai giornali domenica mattina - noi continueremo ed essere con quelli del Boccone amaro, in coerenza con quanto dichiarato nel programma elettorale. Il nostro sostegno a questa amministrazione è cessato”. Più chiaro di così, si muore. Il sostegno incondizionato che Ciuffreda e il suo vice Corcione hanno garantito alla Smc per il progetto “WastEnd” ha i suoi primi effetti sugli equilibri della maggioranza consiliare. Alle elezioni 2012 Rifondazione Comunista aveva sostenuto l’attuale amministrazione con la lista “Progressisti per Ciuffreda”, in cui erano confluiti, oltre a Rifondazione, anche gli esponenti di “Chivasso Futura” di Maria Paola Cena e dell’ex assessore Gianluca Vitale. Al momento, i “Progressisti” sono rappresentati in Consiglio da Domenico Scarano, che da ieri però non risponde più al cellulare. Mentre Rifondazione ha in maniera netta chiarito che non sosterrà più questa amministrazione, “Chivasso Futura” ha in un’altra nota stampa diffusa sempre domenica mattina espresso solidarietà a Ciuffreda per i fatti di mercoledì. Con chi starà Scarano? Con Zesi o con Vitale? Continuerà a sostenere questa maggioranza? Data l’irreperibilità del consigliere, probabilmente lo scopriremo alla prima occasione utile che cade proprio questa sera, lunedì 3 novembre, quando si riunirà il Consiglio. Intanto, Ciuffreda deve fare i conti con le pesanti accuse di Rifondazione, quella stessa che l’aveva sostenuto due anni fa senza se e senza ma, come fosse un dio calato in terra. Salvo poi, evidentemente, doversi ricredere...
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