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CHIVASSO. Le follie di Corcione: 3,5 milioni di euro per recuperare l’ex Unicalcestruzzi

CHIVASSO. Le follie di Corcione: 3,5 milioni di euro per recuperare l’ex Unicalcestruzzi
Bonificare e riqualificare la zona spondale di Chivasso che dal ponte sul Po arriva a quello sul torrente Orco della strada regionale 11. Recuperare l’area dell’ex cava Unicalcestruzzi sita nella rete del parco fluviale del Po e della collina torinese per un riutilizzo sociale- turistico. Questo è il progetto “Da Ponte a Ponte” presentato dal sindaco Libero Ciuffreda e dal suo vice Massimo Corcione in pompa magna. Evoluzione e trasformazione di “Sabbiunè” - l’intervento di ripristino, pulizia e riqualificazione ambientale della riva sinistra del Po cominciato a metà settembre -, “Da Ponte a Ponte” prevede la realizzazione di diversi impianti di fruizione pubblica destinati al tempo libero. A spiegare i dettagli del progetto, in conferenza stampa, è stato il vice sindaco Corcione: “Insieme all’associazione ‘Un Po a Chivasso’ abbiamo ritenuto che fosse un vero peccato che un’area come quella che dal parco del Bricel arriva all’Orco beach venisse trascurata o destinata a discarica a cielo aperto. Per questo motivo abbiamo pensato di riqualificare i terreni della zona rendendoli fruibili alla città”. Piste ciclabili, campi da golf e di bocce, aree per l’attracco e l’imbarco di canoe e kayak, percorsi didattici ed aree gioco per cani e bambini sono i progetti in cantiere. Sempre il vice sindaco ha evidenziato i vantaggi che ne potrebbero derivare in campo lavorativo: “Oltre a recuperare la zona, riteniamo che potrà essere un progetto veramente utile ed interessante per lo sviluppo di nuove attività lavorative”. Il costo dell’intero intervento si aggira intorno ai 3,5 milioni di euro. I soldi, però, a quanto sembra, non verranno sborsati dalle casse di Palazzo Santa Chiara. Così, almeno, ha specificato Corcione: “La nostra città ha partecipato ad un bando indetto da Ires, in cui ha proposto la riqualificazione spondale di Po ed Orco”. L’istituto di ricerche economico sociali del Piemonte, che si occupa della valorizzazione di siti estrattivi di tutta la regione, ha poi stilato una graduatoria. “Tra quelli selezionati - ha concluso il vice sindaco - ci siamo classificati in quarta posizione e questo significa che Ires si occuperà di coprire tutti i costi necessari per la realizzazione della struttura…”.
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