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BIBIANA. Giallo sulla scomparsa di Maurizio Rigoli

BIBIANA. Giallo sulla scomparsa di Maurizio Rigoli
Si infittisce ulteriormente il giallo legato alla scomparsa di Maurizio Rigoli, 64 anni, di Bibiana, nel Torinese, scomparso dallo scorso 1 aprile. Sul suo caso la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, ma finora non vi è stata alcuna iscrizione nel registro degli indagati. L'ipotesi che Maurizio Rigoli, pensionato di 64 anni, non si sia allontanato volontariamente da casa ma sia stato ucciso, resta la più probabile. Ma gli investigatori non trovano riscontri di alcun tipo. La vicenda ha tutti i contorni del giallo: un testimone afferma che la notte in cui l'uomo scomparve da casa vide due auto, una Fiat Punto e un'Alfa, avvicinarsi all'abitazione di Bibiana. Poi vide anche alcuni individui caricare dalla Fiat all'Alfa un tappeto arrotolato che sembrava essere molto pesante, come se contenesse 'qualcosa'. Il testimone telefonò ai carabinieri, i quali intervennero immediatamente e fermarono poco dopo l'Alfa. A bordo vi era una famiglia slava di quattro persone. Confermarono di aver caricato nel bagagliaio un tappeto: era pesante perché vi avevano avvolto la carcassa di un cervo. Avevano lasciato il tutto abbandonato in una piazzola. Quando i carabinieri giunsero sulla piazzola, nessuna traccia del tappeto o del cervo. Mentre la Fiat Punto sospetta fu rinvenuta successivamente, data alle fiamme. Molti sospetti, dunque, ma nessun riscontro. Uno di questi poteva venire dalla perizia affidata dall'accusa alla biologa Sarah Gino (nota per le analisi svolte nei casi degli omicidi Kercher e Rea). Ma dalla perizia l'unico elemento emerso è che sull'Alfa esaminata non sono state rivenute tracce umane o animali.
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