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BANCHETTE. Incendio a scuola, ecco cos'è successo

BANCHETTE. Incendio a scuola, ecco cos'è successo
Chi c’è dietro i due incendi appiccati alla scuola media “Sandro Pertini” di Bachette? Il primo è avvenuto nella notte tra sabato 20 e domenica 21 maggio. Il secondo lunedì notte, dopo che la dirigenza scolastica, insieme all’Amministrazione Comunale, aveva dato annuncio alle famiglie che le lezioni sarebbero riprese regolarmente, negli spazi ancora agibili, a partire dal martedì. Un catena di raid vandalici (e se ne sono contati altri, nei mesi scorsi, ma di portata decisamente minore) che fa emergere alcune ipotesi, al vaglio della Polizia del Commissariato di Ivrea, coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Gallo della Procura di Ivrea. I piromani hanno attaccato due volte in pochi giorni, con l’obiettivo, evidentemente, far chiudere la scuola. Il cerchio si sta stringendo sugli autori secondo quanto comunicano gli inquirenti. La pista più concreta è quella che farebbe riferimento ad un gruppo di minorenni, probabilmente studenti, supportati logisticamente anche da persone adulte. Forse ex studenti in preda a qualche desiderio di vendetta oppure studenti decisi a far sparire voti e registri timorosi di una bocciatura. A farlo supporre è il fatto che intanto, durante l’ultimo incendio del lunedì, è sparito anche l’hard disk del computer della vicepreside, all’interno del quale erano contenuti dati scolastici. Al momento, tuttavia, non ci sono indagati. La procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per incendio doloso contro ignoti. “Stiamo analizzando diverse tracce” chiarisce il procuratore capo, Giuseppe Ferrando. Oltre tracce di liquidi infiammabili nelle aule, si è notato che nella parte posteriore della scuola la recinzione è sfondata e sono state trovate impronte di scarpe di un numero compatibile con quello di un ragazzino. PROVVEDIMENTI E POLEMICHE  Già lunedì, in seguito al primo incendio, l’Amministrazione Comunale di Banchette si è attivata, con la Direzione Didattica, nell’obiettivo di garantire il diritto allo studio ai 270 alunni. Tuttavia non sono mancate critiche e polemiche. Il primo ad attaccare è Maurizio Cieol, ex sindaco e componente della minoranza: “non è il primo atto vandalico - dice -. Perché non si è provveduto ad un sistema d’allarme?”. Occhi puntati anche sul custode. Per quattro volte i ladri hanno addirittura portato via delle monetine dalla macchina del caffè. Possibile che non abbia sentito nulla? “In questo periodo sto dando il bianco e la sera sono molto stanco, ho il sonno profondo” si è giustificato Giuseppe Iazzetta che è anche muratore. Mentre la scuola stigmatizza la presenza di “casi difficili”. Poco tempo fa, ad esempio, un tredicenne era stato sorpreso, vicino all’istituto con una bottiglia di vodka. Riguardo alle famiglie, diverse mamme hanno postato, su facebook, sulla pagina dell’Istituto Comprensivo, i ringraziamenti nei confronti di Comune e Dirigenza. Ma non è mancato qualche battibecco. Ad accendere la miccia Samanta Genta:Questa mattina - scriveva il 24 maggio - mi sarei aspettata un altro atteggiamento dalla signora Sindaca, magari vederla insieme ai ragazzi che attendevano le insegnanti nel parcheggio della scuola, cercando di stare ‘in mezzo a loro’, rassicurarli e vivere i loro stati d’animo, visto che hanno sentimenti anche loro. Ma era a passeggio col cane e cuffiette”. Pronta la replica del vicesindaco Lina Pasca: “La signora Sindaca era in Commissariato, cioè nello stesso posto dove ha trascorso le giornate di domenica, lunedì e martedì. Nello stesso tempo era impegnata a cercare un’allocazione alternativa agli studenti di classe prima e seconda per le settimane a venire. Era in contatto con altri enti ed amministratori al fine di giungere rapidamente alla risoluzione delle problematiche più urgenti, oltre che programmare quelle a lungo termine”. “In un solo giorno - commentaun’altra mamma, Sara Donna - hanno spostato le terze dai salesiani, garantito lezioni alternate, indetto una riunione per avvicinare cittadini e istituzioni. Insomma il possibile l’hanno fatto ed anche di più”. Fuori dalla piattaforma digitale, invece, una discussione si è accesa, a scuola, circa la decisione della dirigenza di destinare alla Pertini la somma raccolta durante il mercatino di Natale alla primaria, circa 1500 euro. Dopo un’indecisione durata parecchio tempo s’era deciso solo qualche settimana di comperiamo il materiale per dipingere il piazzale della scuola riproducendo dei giochi tradizionali. I genitori non sarebbero così contenti. Anche perché i danni alla scuola media saranno c
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