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04 Agosto 2015 - 12:17
I profughi diventano cantonieri. In settimana le Amministrazione Comunale di Montalto Dora e di Banchette hanno firmato un protocollo d’intesa con la Cooperativa Sociale Mary Poppins di Ivrea, che si occupa dell'accoglienza dei nordafricani arrivati in Italia sui barconi delle speranza presso alcuni alloggi siti nei due paesi. L'accordo è stato raggiunto per poter impiegare, in lavori socialmente utili, in tutto 21 persone richiedenti asilo politico: otto sul territorio di Montalto e tredici sul territorio di Banchette. Le attività saranno svolte a titolo gratuito e partiranno dal prossimo mese di settembre, a costo zero per i Comuni, in quanto anche le assicurazioni sono già comprese nei 30 euro giornalieri attribuiti alla cooperativa da Roma per ciascun profugo.
"Tutte le otto persone – spiega il Sindaco di Montalto Rita Ippolito - hanno dato disponibilità a svolgere attività di pulizia e manutenzione delle aree verdi, previste secondo giornate ed orari concordati tra le parti interessate. Obiettivo di tale impegno è iniziare un percorso comune di integrazione con la cittadinanza che teme, soprattutto, l’inoccupazione di questi ragazzi, ai quali invece l’attuale legislazione non consente la possibilità di lavorare. Inoltre, è fondamentale per la conoscenza del territorio di domicilio e delle attività che in esso vengono svolte".
Ippolito cerca di rasserenare gli animi, specie dope le paure alimentate da alcuni recenti fatti di cronaca, come l'arresto del nigeriano di 21 anni, Mohamed Omontuenhen, sorpreso a spacciare stupefacenti davanti all'oratorio, luogo frequentati dai ragazzini e dai bimbi. L'altra settimana il Tribunale di Ivrea lo ha condannato per direttissima a otto mesi ed è stato espulso dalla cooperativa che lo assisteva. Che ne sarà di lui? Al momento pare non sia ancora stata avviata nei suoi confronti alcuna procedura di espulsione dal territorio italiano. Resterebbe, comunque, un caso isolato.
"Sono ragazzi – ricorda il primo cittadino montaltese - che fuggono da situazioni disperate e verso i quali corrono obblighi umanitari. Questa collaborazione può essere, quindi, un primo passo verso l’auspicata integrazione".
A Banchette il clima risulta più sereno. "Dall'arrivo dei profughi nel mese di maggio – spiega la Giunta – non abbiamo ricevuto segnalazioni o lamentele da parte degli abitanti. Sono persone educate, non danno fastidio a nessuno". I tredici nord africani sono ospitati presso alcuni alloggi privati di via Samone, affittati alla cooperativa, che si sta organizzando anche per organizzare corsi di lingua italiana e promuovere attività di integrazione. Lunedì il Sindaco Franca Sapone ha incontrato la Fornero, Presidente della Mary Poppins. "I profughi – spiega l'Amministrazione banchettese - si occuperanno di attività quali la manutenzione Roggia Rossa, del cimitero, avranno cura dell'arredo urbano di via Castellamonte".
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