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30 Gennaio 2015 - 11:21
Per i piccoli Comuni, il 2015 è cominciato sotto l'incombenza, determinata dalla legge, di riorganizzare in forma associata la gestione dei servizi comunali. Bairo ha deciso di rivolgere lo sguardo ai Comuni confinanti. Ha così stralciato la Convenzione per la Protezione Civile che era in vigore da alcuni anni con Traversella, Rueglio, Meugliano, Vidracco, Borgiallo, Torre, Baldissero e Castelnuovo Nigra. Ed ha approvato una nuova convenzione con Agliè, Ciconio, Vialfrè, Cuceglio e Ozegna (capofila quest'ultimo Comune, dove il gruppo è numeroso e consolidato). Il recesso è stato approvato dal Consiglio comunale nella seduta convocata martedì scorso. “Attendiamo la liberatoria da parte degli altri Comuni e poi potremo entrare nella nuova gestione” spiega il Sindaco Albana Bertodatto. Invece può già partire la Cuc, Centrale Unica di Committenza, nuovo organo sovracomunale, che servirà, come han ricordato i consiglieri in piemontese, “per catar la roba” perché “ad pol pinin catar diretament”. E' già in gestione associata il catasto.
Ma per poter deliberare tutti i nuovi accordi, che diverranno operativi dal 1° luglio, Bairo, il Consiglio di Bairo, come gli altri, ha dovuto approvare un atto propedeutico, ovvero l' “individuazione dell'ambito territoriale ottimale”. “E' stata una scelta ponderata – spiega Bertodatto – dettata dalla vicinanza territoriale. Inizialmente avevamo pensato di mantenere le convenzioni ereditate e mantenere inalterata la situazione. Poi, però, ci siamo ricreduti, anche perché gli altri Comuni han stretto convenzioni diverse (la Valle Sacra e la Valchiusella) ed altri (come Torre e Baldissero) andranno quest'anno al voto. E' una scelta più pratica anche in vista della riorganizzazione del personale”.
Nominato il nuovo revisore dei conti. E' il dotto Camarda di Torino, classe 1942. Scelto, a sorteggio, dalla Prefettura, secondo le nuove norma che non prevedono più la nomina diretta. Percepirà 2276 euro, oltre a contributi Inps. Per venire, se va bene, cinque o sei volte l'anno a dar un'occhiata al bilancio, verificare che sia tutto a posto. Insomma, a ben contare sono seicento euro a botta. In effetti, se ci si pensa bene, un'ingiustizia di questi tempi in cui a fatica riesce a trovare un lavoro. “Di meno non si può?” No! Anche di questo s'è discusso nel Consiglio Comunale di Bairo, martedì sera, dove si è abituati a fare i conti con piccole entrate e piccole spese per far quadrare il documento di previsione finanziaria. L'argomento ha dato adito anche ad un breve confronto tra i consiglieri sull'andamento della politica nazionale. “Ora che si deve essere il sostituto di Napolitano, al lavoro non ci si pensa più - s'è messo a pensare ad alta voce Gilberto Zubani -. Con tutti i problemi che ci sono a tirare avanti. Ci sono persone che continuano a guadagnare troppo. Guardiamo questi direttori dei musei che prendono più di 100mila euro l'anno. No, no, non ci pensiamo. Questa è l'Italia”.
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