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BUTTIGLIERA ALTA. Una Pasqua da “Re” a casa di Antonietta

BUTTIGLIERA ALTA. Una Pasqua da “Re” a casa di Antonietta

Antonietta sorridente nel salotto di casa sua

L’amore di una mamma per i propri figli è immenso. Si sa. Pino Daniele, tanti anni fa, di questo amore ne aveva fatto il ritornello di una canzone, in dialetto napoletano. “Ogni scarrafone è bell’a mamma soja”. A un anno come a trenta. A quaranta come a sessanta. In questa Pasqua alle porte ormai, tante famiglie si ritroveranno a tavola per condividere momenti di gioia, serenità, spensieratezza, allegria. Le mamme e i papà con i figli, i figli con le mamme e i papà. A case della famiglia Pane, ad esempio, a Buttigliera, i preparativi sono in corso da qualche giorno. Antonietta corre di qua e di là, tra la cucina e il salotto. La mattina è a far la spesa, accompagnata dal marito Mario, che c’è sempre qualcosa che s’è lasciato indietro. Il pomeriggio è a pulire la verdura e a far bollire le uova. Nel menù pasquale il casatiello non può mancare. Come la minestra maritata e il capretto al forno con i piselli. Piatti tipici della tradizione campana, che ogni anno ritornano sulla tavola di questa famiglia dalle origini umili e i valori ben saldi. A casa di Antonietta la domenica di Pasqua sarà festa grande. Ci saranno i figli, Monica e Roberto, con le rispettive famiglie. Se c’è il sole, pranzeranno in terrazza. All’ombra della tenda che Roberto ha fatto installare, per mamma e papà, dal Gruppo Re Italia che ha sede proprio qui vicino. Il vociare dei bambini e i rintocchi dei bicchieri scalderanno l’atmosfera e scandiranno il tempo. Di questa Pasqua come tante, di una famiglia come poche. [video width="1280" height="720" mp4="https://www.giornalelavoce.it/upload/2019/04/06IntervistaLaVoceAntoniettaPinto.mp4"][/video]
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