La fotografia sessanta per quaranta centimetri di Marco Van Basten, attaccata sulla parete lassù, di fianco alla porta d’ingresso del ristorante, è l’unica ostentazione rimasta della sua passione per il calcio, ed il Milan in particolare, “sopravvissuta” al rinnovo del locale. “Una volta qui era pieno di fotografie del ‘mio’ Milan, poi abbiamo dato il bianco…”, sorride dietro il bancone, mentre prepara il caffè, Giuseppe Carretta, per gli amici “Pino”. Insieme alla moglie Lucietta De Lolis, “Pino” gestisce dai primi anni Duemila il ristorante pizzeria “Charlie” di Chiusa di San Michele, al civico 34 di via Torino. Un “must” per gli amanti della buona cucina valsusina. Una tappa fissa per gli appassionati di calcio e, soprattutto, per i tifosi del Milan. Pino è lo chef di “Charlie”: “Il locale si chiamava già così quando l’abbiamo rilevato. Abbiamo mantenuto il nome perché ci piaceva, lo troviamo simpatico”, spiega mentre scava nella memoria e tira fuori ricordi, aneddoti, passioni. “Charlie” è un omaggio al personaggio di Charles “Charlie” Brown, il celebre fumetto conosciuto in tutto il mondo. E la fotografia di Van Basten l’ultima riverenza ad un calcio romantico che non c’è più. “Ho fatto la scuola alberghiera, poi ho lavorato negli hotel di Jesolo e nel 1981 mi sono messo per conto mio. Avevo un ristorante ad Avigliana, poi siamo venuti qui - racconta ‘Pino’, 60 anni, artigiano della buona cucina -. La nostra specialità è il pesce. Il ristorante è aperto sette giorni su sette, a pranzo e a cena, tranne il mercoledì che facciamo solo il pranzo”. La sera del mercoledì è infatti, storicamente, una notte da campioni. Il suo Milan ne ha vissute tante. E “Pino” idem. “Sono un grande tifoso - racconta, con orgoglio -. Sono stato tra i fondatori dei Milan club di Torino e di quello di Avigliana. Nei tempi d’oro frequentavo San Siro e Milanello, organizzavamo trasferte in giro per l’Europa, oggi invece ho un po’ mollato…”. Tanti tifosi della Val di Susa si ritrovano da Charlie a Chiusa di San Michele per commentare le partire del week end o della Coppa dei Campioni, la “Champions League” di oggi. Tra i tanti ci sono anche i ragazzi del Gruppo Re Italia, una vicina realtà di Buttigliera Alta leader nella fornitura di serramenti, infissi, porte e tende da sole. “I ragazzi vengono spesso a cena qui, sono grandi appassionati di calcio e discutiamo tutta la sera - spiega ancora Giuseppe Carretta -. Io li conosco da sempre: ho due figli e il più ‘giovane’ lavora con loro. Quando abbiamo rilevato questa attività, mi sono rivolto al Gruppo Re per le tende da sole. Da lì è iniziata una collaborazione che è durata anni e che prosegue ancora oggi”. E non solo per il tifo, comune, per il Milan. “Faccio in fretta a capire se un cliente è soddisfatto oppure no - conclude ‘Pino’ -. Io, d’altro canto, sono soddisfatto quando, dopo aver pagato una cena o un lavoro, mi soffermo a pensare se ne sia davvero valsa la pena. Ecco, con il Gruppo Re Italia, ne è sempre valsa la pena…”. [video width="1280" height="720" mp4="https://www.giornalelavoce.it/upload/2019/04/05IntervistaLavVoceCharlie.mp4"][/video]
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