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10 Ottobre 2014 - 18:26
Disoccupazione
La lentezza dei contenziosi in materia di lavoro incide sulla disoccupazione: ogni anno di durata dei processi costa in media 4,8 punti percentuali di disoccupazione. Il dato risulta da una ricerca del Centro Studi 'ImpresaLavoro'. Il divario tra distretti più e meno virtuosi è ampio a tal punto che si va dai 9 mesi di durata media di una causa per lavoro a Torino (con un tasso di disoccupazione dell'11,4%) ai 4 anni e 3 mesi di Messina (con il 21,9% di disoccupazione).
A Trento, dove la disoccupazione è più bassa (6,6%) il tempo medio delle cause per lavoro è di 11 mesi, mentre a Napoli (che ha il 25,8% di disoccupazione) è di quasi 3 anni.
Secondo le ricerche di 'ImpresaLavoro', a incidere in modo così negativo sulla disoccupazione non sarebbe in modo generico la lunghezza dei processi civili nella loro interezza ma, come del resto è comprensibile, in modo specifico proprio quella dei processi per i contenziosi in materia di lavoro. La ricerca approfondisce le indicazioni emerse in materia di disoccupazione e lunghezza dei processi sul lavoro dallo 'Staff Report for the 2014 Article IV Consultation / Italy' del Fondo Monetario Internazionale, secondo cui un dimezzamento dei tempi dei processi per lavoro in Italia porterebbe a un aumento della probabilità di impiego di circa l'8%. Secondo l'Fmi, infatti, il nostro sistema giudiziario è ancora molto lento in confronto alla media europea.
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