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10 Ottobre 2014 - 15:04
Eros Brega
Consigli regionali al lavoro, oggi, sul tema dei vitalizi. Aboliti formalmente in tutte le Regioni, lo sono già in 13 (perché nel frattempo si sono dotate di una nuova legislatura) e lo saranno, dalle prossime elezioni regionali della primavera del 2015, in tutte le Regioni italiane. Il problema riguarda i vitalizi già maturati dai consiglieri regionali.
La volontà dell'assemblea plenaria dei presidenti dei Consigli regionali riuniti oggi a Roma sotto la presidenza di Eros Brega (Umbria) è di rendere omogenei i criteri sui vitalizi in tutte le Regioni, rendendo omogenea l'età in cui si ottiene il vitalizio, il numero delle legislature necessario per maturarlo e introducendo un "contributo di solidarietà", ovvero un taglio del vitalizio stesso secondo precisi parametri.
"Oggi - ha detto il presidente dell'Assemblea dei Consigli regionali, Eros Brega, mentre la riunione plenaria era ancora in corso - abbiamo raggiunto un grande risultato a cui stiamo lavorando da tempo. Abbiamo infatti deciso di normare questo istituto del vitalizio e portare per tutti consiglieri l'età di 65 anni, per ottenere il vitalizio, per chi ha un solo mandato; coloro che hanno più mandati lo otterranno a 60 anni ma con una serie di detrazioni.
La riunione odierna non è ancora terminata: stiamo valutando la possibilità di mettere un contributo di solidarietà ai vitalizi che vengono percepiti. Tutto questo è un segnale importante di rispetto per i cittadini".
I vitalizi vengono al momento erogati a circa 3200 consiglieri regionali per una spesa pari a 170 milioni di euro l'anno. " I consiglieri regionali - ha commentato il presidente del Consiglio della Calabria, Francesco Talarico - è già stabilito che non avranno più i vitalizi ma noi stiamo andando oltre e stiamo cercando di individuare il percorso più corretto - ci muoviamo in un terreno minato - lavorando sull'età per percepire il vitalizio. Vogliamo poi innalzare il contributo di solirarietà soprattutto per quei casi che hanno superato ogni limite, come quando si ricevono cifre troppo alte o si è troppo giovani. Il lavoro è complicato ma da parte di tutti i presidenti c'è stata la volontà di intervenire per essere responsabili in questo momento difficile per il Paese".
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