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ROMA. Da Alcoa a Ideal Standard, i tavoli aperti della crisi

ROMA. Da Alcoa a Ideal Standard, i tavoli aperti della crisi

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Chiuse le vacanze estive, l'attività al Ministero dello Sviluppo economico ripartirà con decisione sin dalla prima settimana di settembre, quando - giovedì 4 - sono convocati i tavoli per Ast Terni e Alcatel. La situazione complessiva delle situazioni di crisi sta mostrando lievi segnali di miglioramento: all'insediamento del ministro Federica Guidi i tavoli aperti erano 159 e ora, complice l'esito positivo di Electrolux e Indesit) sono scesi a 152, ma coinvolgono pur sempre circa 150.000 lavoratori. Non solo acciaio, con le vertenze Ilva e Lucchini seguite da vicino dal Ministero, ma anche telefonia, alimentare e elettrodomestici. Ecco alcuni dei dossier più caldi all'attenzione dell'unità di crisi del Ministero: - ALCOA: l'obiettivo, almeno quello dei sindacati, era quello di arrivare ad una firma con Glencore nella prima metà di agosto. Al momento tutto è fermo al tavolo del 29 luglio al Ministero sul futuro dello stabilimento di Portovesme, ma la vertenza resta aperta. - AST TERNI: sono state sospese le procedure di mobilità proprio in vista dell'incontro del 4 settembre, che coinvolgerà governo, azienda e organizzazioni sindacali. Al centro del confronto, la mobilità per 550 lavoratori prevista dal piano di riorganizzazione di Thyssenkrupp delle sue attività europee. - ALCATEL: sempre il 4 settembre si riunisce il tavolo propedeutico alla cessione dello stabilimento Alcatel-Lucent di Vimercate a Siae Microelettronica. Verrà fatto il punto sul piano di sviluppo e quello occupazione del ramo S.M. Optics. - TERMINI IMERESE: l'8 settembre al Ministero riunione con Grifa, il gruppo italiano che intende produrre auto ibride in Sicilia, per affrontare il tema degli ammortizzatori sociali e del mantenimento dei livelli occupazionali nel caso in cui il progetto andasse in porto. - IDEAL STANDARD: giovedì 11 si riunisce il tavolo sull'azienda triestina al Ministero, proprio dove si era consumata la rottura più grave nella trattativa con l'annuncio della chiusura dello stabilimento di Orcenico. Lo scopo è riaprire un confronto che appare ancora in salita. - PASTA AGNESI: lo stabilimento in crisi è quello di Imperia e il tema verrà affrontato il 12 settembre, alla presenza del gruppo Colussi, dei sindacati e delle istituzioni locali. - GELA: entro il 15 settembre, dopo l'accordo siglato il 31 luglio scorso, il Ministero deve convocare un nuovo tavolo fra le parti nell'ambito del confronto per arrivare ad un nuovo accordo sulle politiche industriali di Eni. - ACCENTURE: sempre nella prima metà di settembre è atteso il tavolo per i 262 lavoratori del call center Accenture di Palermo che da ottobre rischiano di rimanere senza lavoro dopo che British Telecom ha comunicato la disdetta della commessa.
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