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ROMA. Con la Tasi aumetano le tasse e Renzi lo sa...

ROMA. Con la Tasi aumetano le tasse e Renzi lo sa...
Con la Tasi vengono premiati i comportamenti di chi ha alzato al massimo le tasse e vengono introdotti nuovi tagli, compensandoli con la possibilità data ai sindaci di alzare le aliquote. L'accusa arriva da Guido Castelli, responsabile Finanza Locale di Anci. "La Tasi - spiega Castelli - dimostra che ancora una volta il paradigma a cui si è uniformato il governo Renzi è questo: di fatto viene trasferito ai comuni l'onere di determinare un aumento della pressione fiscale. Vengono operati infatti dei tagli e viene data ai comuni la possibilità di inasprire il fisco. E' già di 16 miliardi in 5 anni il contributo dei comuni allo Stato in termini di tagli ai trasferimenti". E c'è di più: secondo Castelli, la Tasi "incoraggia gli inasprimenti fiscali". "Quando è stata introdotta al posto dell'Imu - spiega - si promise che il gettito sarebbe stato lo stesso. Poichè molti comuni che avevano già raggiunto il massimo delle aliquote con l'Imu, lo Stato ha trovato 625 milioni di euro e li ha assegnati a quei comuni. I comuni che invece non avevano toccato le aliquote massime, di fatto sono stati penalizzati. Paradossalmente, quindi, il sistema premia chi esercita pressione fiscale al massimo. Infine, per Castelli, "siamo di fronte ad un pasticcio: per la 38ma volta dal decreto Salva Italia sono cambiate le regole, e queste modifiche fanno sì che i ragionieri dei Comuni abbiano difficoltà a fare delle stime, perchè cambiano le basi imponibili, e non riescono a capire quale siano le conseguenze dei cambiamenti sulla Tasi. Ogni anno, insomma, viene modificato il dimensionamento della tassa sulla casa".  
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