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GHEDI. Scontro Tornado: in base Ghedi attività ridotte dopo dramma

GHEDI. Scontro Tornado: in base Ghedi attività ridotte dopo dramma

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Le attività nella base militare di Ghedi (Brescia), dopo la tragedia che ha coinvolto i quattro piloti che volavano sui due tornado precipitati nelle montagne marchigiane, si sono ovviamente ridotte, rispetto alle esercitazioni quotidiane, anche perché alcuni militari da due giorni sono vicini ai familiari dei quattro capitani che sono ospitati nell'aeroporto.

Intanto, nella cittadina di Ghedi, alle porte di Brescia, le bandiere sono state poste a mezz'asta per onorare i piloti. Lo stesso sindaco della città, Lorenzo Borzi, ieri aveva parlato dell'incidente avvenuto nelle Marche come di un ''dramma familiare'' perché il paese convive da oltre 50 anni ormai con la presenza degli uomini e delle donne del 6/o Stormo.

Nella base è arrivato stamani anche il Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, Pasquale Preziosa, per stare vicino alle famiglie dei piloti mentre nei pressi di Ascoli Piceno sono ancora in corso le ricerche degli altri due corpi dei militari.

Alcuni familiari arrivati ieri all'aeroporto militare hanno chiesto di potersi trattenere anche oggi proprio per poter seguire l'andamento delle ricerche assieme ai militari della base.

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