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19 Agosto 2014 - 12:15
Gian Luca Galletti
Nei primi sette mesi del 2014 il ministero dell'Ambiente ha accelerato e impresso una marcia sostenuta alle attività istruttorie per la bonifica dei Siti di Interesse Nazionale, tenendo quasi una conferenza dei servizi al giorno e predisponendo 62 decreti per 600 ettari, oltre il doppio rispetto all'intero 2013.
E' quanto rileva una nota del ministero dell'Ambiente, precisando che dall'1 gennaio all'1 agosto di quest'anno "sono stati predisposti 51 decreti di approvazione, 8 di autorizzazione di avvio dei lavori, tre di approvazione dei progetti di dragaggio. Oltre il doppio, dunque, rispetto ai 26 decreti dell'intero 2013". E ancora più significativo, secondo il ministero, è il confronto dal 2000 ad oggi: in questi primi sette mesi, infatti, è stato predisposto il 23% della totalità dei decreti dell'intero periodo.
"Sulla sicurezza ambientale, che vuol dire salute per i cittadini e difesa del nostro territorio - spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti nella nota - vogliamo andare veloci e fare bene. Nel decreto-legge 91 abbiamo introdotto una procedura accelerata e facilitata per le bonifiche, nel pieno rispetto degli standard ambientali". Per il ministro Galletti, "C'è bisogno di regole più semplici, e su questo il governo sta mettendo massimo impegno, ma anche di una maggiore collaborazione e responsabilità da parte di tutti i protagonisti del procedimento, visto che non sempre alle decisioni prese corrisponde un incremento delle attività di bonifica, come del numero delle aree risanate e restituite agli usi legittimi".
L'attività svolta, continua la nota del ministero dell'Ambiente, ha consentito di completare le caratterizzazioni in alcuni Siti di Interesse Nazionale (SIN), di incrementare le percentuali sia delle aree a terra per le quali sono stati approvati progetti di bonifica sia delle aree liberate e restituite agli usi legittimi.
La caratterizzazione è stata completata per i SIN di Manfredonia; Cengio e Saliceto; Massa e Carrara; Balangero; Pieve Vergonte; Sesto San Giovanni; Fidenza; Laguna di Grado e Marano; Cogoleto; Bari Fibronit; Biancavilla; Livorno; Emarese; Broni; Gela e Pioltello - Rodano. Sono stati approvati progetti di bonifica per la totalità delle aree di Cengio-Saliceto e Pieve Vergonte; per il 93% di Broni; per il 92% di Fidenza; per il 73% di Bari Fibronit; per il 55% di Venezia- Porto Marghera; per il 47% di Sesto San Giovanni; per il 46% di Trento Nord; per il 40% di Emarese; per il 36% di Pioltello - Rodano; per il 26% di Crotone; per il 24% di Napoli Bagnoli-Coroglio; per il 22% di Massa e Carrara e Cogoleto; per il 16% di Napoli Orientale; per il 15% di Laguna di Grado e Marano eTrieste; per il 13% di Priolo ed, infine, per il 12% di Brescia Caffaro.
Le aree liberate e restituite agli usi legittimi, rileva il ministero, sono circa 4.290 ettari: l'85% delle aree della Val Basento; il 19% di Milazzo; il 18% di Manfredonia; l'11% di Crotone; l'8% di Fidenza; il 7% di Priolo, Taranto e Trieste; il 6% di Sesto San Giovanni; il 5% di Venezia- Porto Marghera; il 4% di Piombino e Porto Torres; il 3% di Laghi di Mantova e il 2% di Laguna di Grado e Marano.
All'attività istruttoria sulle bonifiche prodotta dal ministero dell'Ambiente, sottolinea infine la nota, va "aggiunta anche quella, altrettanto importante, che ha riguardato la riperimetrazione, su richiesta delle Regioni interessate, delle aree di 5 SIN: 'Laguna di Grado e Marano', 'Venezia (Porto Marghera)', 'Massa e Carrara';'Livorno' e 'Napoli Bagnoli Coroglio'".
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