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Chi comanda davvero a Torino e in Piemonte? Ecco la classifica degli uomini più influenti e potenti

Industria, politica, finanza, media e cultura: una mappa del potere reale che decide il presente (e il futuro) della città e del territorio

Chi comanda davvero a Torino e in Piemonte? Ecco la classifica degli uomini più influenti e potenti

In foto: Peyote, Ghigo, Tronzano

Sulla base di una lunga serie di criteri stabiliti dalla redazione – e rielaborati con il supporto dell’intelligenza artificiale – abbiamo provato a rispondere a una domanda tanto semplice quanto scivolosa: chi conta davvero oggi in Piemonte, con particolare riferimento a Torino e al suo sistema di potere?

Parliamo di potere reale, cioè della capacità di incidere concretamente sulle scelte economiche, politiche e sociali del territorio. Ma anche di visibilità costante, perché nel 2025 l’influenza passa inevitabilmente dalla presenza sui giornali, nei media, nei luoghi in cui si costruisce il racconto pubblico. E infine di autorevolezza, quella qualità più difficile da misurare ma immediatamente riconoscibile: il peso che un nome porta con sé anche quando non parla.

Ne esce una fotografia interessante, che racconta un Piemonte in cui il potere non è concentrato in un solo ambito, ma distribuito tra industria, istituzioni, finanza, media, cultura, sport e grandi apparati simbolici. Una mappa del comando che dice molto su cosa è diventato – e su cosa fatica ancora a essere – questo territorio.

Al vertice di questa mappa c’è John Elkann, figura che sovrasta tutte le altre per potere strutturale. Presidente di Stellantis ed Exor, Elkann incarna il legame storico tra Torino e la grande industria globale. Un legame che negli anni si è trasformato, si è spostato, talvolta si è assottigliato, ma non si è mai spezzato. Le sue decisioni non riguardano solo consigli di amministrazione e mercati finanziari: hanno ricadute dirette sull’occupazione, sull’indotto e sulla tenuta industriale e simbolica del territorio piemontese. È il nome che più di ogni altro rappresenta l’influenza economica reale.

Subito dopo troviamo Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Il suo è un potere eminentemente istituzionale, ma per questo non meno incisivo. Sanità, infrastrutture, bilancio regionale, fondi europei e scelte strategiche passano dal suo ufficio. La sua presenza mediatica è costante e il suo ruolo lo rende uno degli snodi fondamentali del potere piemontese, con Torino come perno politico ed economico.

Tra i primi posti si colloca Urbano Cairo, presidente di RCS MediaGroup e del Torino Football Club. Il suo potere non è solo imprenditoriale: è soprattutto mediatico e narrativo. Controllare uno dei principali gruppi editoriali italiani significa incidere sull’agenda pubblica nazionale; guidare il Torino FC lo rende una figura centrale anche nell’immaginario sportivo e identitario della città.

Accanto ai grandi nomi dell’industria e della finanza – da Giovanni Ferrero a Marco Lavazza, da Gian Maria Gros-Pietro ad Alberto Di Tanno – si muove una galassia di poteri meno appariscenti ma decisivi. È il caso di Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino, interlocutore chiave tra imprese e politica, o di Andrea Tronzano, assessore regionale al Bilancio. La sua presenza in questa classifica è tutt’altro che simbolica: avere in mano i conti della Regione significa incidere direttamente su priorità, investimenti e scelte politiche concrete, spesso lontano dai riflettori.

Il potere istituzionale cittadino è rappresentato da Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. Governare il capoluogo non significa solo amministrare una città, ma gestire rapporti complessi con Governo, Regione, università, grandi enti culturali e sistema produttivo. Torino resta il centro simbolico e mediatico del Piemonte, e il suo sindaco ne è inevitabilmente uno dei volti principali.

Un capitolo a parte riguarda il potere culturale, simbolico e identitario, che in Piemonte ha un peso tutt’altro che marginale. In questo ambito rientrano figure come Roberto Repole, cardinale e arcivescovo di Torino, riferimento nel dibattito pubblico su temi sociali ed etici; Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema, alla guida di una delle istituzioni culturali più riconosciute a livello internazionale; Gabriele Vacis, regista e intellettuale capace di incidere sul piano educativo e civile; ma anche personalità come Willie Peyote e Shade, che rappresentano una forma di influenza nuova, generazionale e mediatica, capace di parlare a pubblici che la politica tradizionale intercetta sempre meno.

Chiude questa mappa Maurizio Marrone, assessore regionale. Una presenza che guarda più al futuro che al presente: il suo peso oggi è legato al ruolo istituzionale e alla visibilità politica, ma la sua collocazione segnala soprattutto una traiettoria, quella di chi potrebbe ambire a giocare una partita più ampia, come candidato a sindaco di  Torino.

Quella che emerge non è una classifica definitiva, né una graduatoria immutabile. È piuttosto una fotografia del potere piemontese nel 2025, con le sue continuità storiche, le sue trasformazioni lente e le sue nuove forme di influenza. Insomma, una mappa utile per capire chi decide, chi orienta e chi, magari, si prepara a farlo.

* Dall'elenco sono state volutamente escluse le forze dell'ordine e le Prefetture.

Giovanni Ferrero

Giovanni Ferrero

Urbano Cairo

Urbano Cairo

I 20 uomini più influenti del Piemonte (economia + istituzioni + cultura)

  1. John Elkann – Presidente Stellantis ed Exor

  2. Giovanni Ferrero – Presidente esecutivo Ferrero Group

  3. Alberto Cirio – Presidente della Regione Piemonte

  4. Urbano Cairo – Presidente RCS MediaGroup e Torino FC
  5. Marco Lavazza – Vicepresidente Lavazza Group

  6. Andrea Tronzano – Assessore regionale al bilancio

  7. Marco Gay – Presidente Unione Industriali Torino

  8. Roberto Repole – Cardinale, Arcivescovo di Torino

  9. Gian Maria Gros-Pietro – Presidente Intesa Sanpaolo

  10. Willie Peyote – Cantautore

  11. Alberto Di Tanno – Imprenditore, Gruppo Intergea

  12. Stefano Corgnati –Rettore Politecnico di Torino

  13. Gianluca Bufo – Ad Iren

  14. Stefano Lo Russo – Sindaco di Torino

  15. Paolo Damilano – Imprenditore

  16. Enzo Ghigo – Presidente Museo del Cinema

  17. Gabriele Vacis – Regista teatrale

  18. Massimiliano Cipolletta – Presidente Camera di Commercio di Torino
  19. Maurizio Marrone – Assessore regionale

  20. Shade - rapper torinese

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