AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
31 Dicembre 2025 - 17:42
In foto: Peyote, Ghigo, Tronzano
Sulla base di una lunga serie di criteri stabiliti dalla redazione – e rielaborati con il supporto dell’intelligenza artificiale – abbiamo provato a rispondere a una domanda tanto semplice quanto scivolosa: chi conta davvero oggi in Piemonte, con particolare riferimento a Torino e al suo sistema di potere?
Parliamo di potere reale, cioè della capacità di incidere concretamente sulle scelte economiche, politiche e sociali del territorio. Ma anche di visibilità costante, perché nel 2025 l’influenza passa inevitabilmente dalla presenza sui giornali, nei media, nei luoghi in cui si costruisce il racconto pubblico. E infine di autorevolezza, quella qualità più difficile da misurare ma immediatamente riconoscibile: il peso che un nome porta con sé anche quando non parla.
Ne esce una fotografia interessante, che racconta un Piemonte in cui il potere non è concentrato in un solo ambito, ma distribuito tra industria, istituzioni, finanza, media, cultura, sport e grandi apparati simbolici. Una mappa del comando che dice molto su cosa è diventato – e su cosa fatica ancora a essere – questo territorio.
Al vertice di questa mappa c’è John Elkann, figura che sovrasta tutte le altre per potere strutturale. Presidente di Stellantis ed Exor, Elkann incarna il legame storico tra Torino e la grande industria globale. Un legame che negli anni si è trasformato, si è spostato, talvolta si è assottigliato, ma non si è mai spezzato. Le sue decisioni non riguardano solo consigli di amministrazione e mercati finanziari: hanno ricadute dirette sull’occupazione, sull’indotto e sulla tenuta industriale e simbolica del territorio piemontese. È il nome che più di ogni altro rappresenta l’influenza economica reale.
Subito dopo troviamo Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte. Il suo è un potere eminentemente istituzionale, ma per questo non meno incisivo. Sanità, infrastrutture, bilancio regionale, fondi europei e scelte strategiche passano dal suo ufficio. La sua presenza mediatica è costante e il suo ruolo lo rende uno degli snodi fondamentali del potere piemontese, con Torino come perno politico ed economico.
Tra i primi posti si colloca Urbano Cairo, presidente di RCS MediaGroup e del Torino Football Club. Il suo potere non è solo imprenditoriale: è soprattutto mediatico e narrativo. Controllare uno dei principali gruppi editoriali italiani significa incidere sull’agenda pubblica nazionale; guidare il Torino FC lo rende una figura centrale anche nell’immaginario sportivo e identitario della città.
Accanto ai grandi nomi dell’industria e della finanza – da Giovanni Ferrero a Marco Lavazza, da Gian Maria Gros-Pietro ad Alberto Di Tanno – si muove una galassia di poteri meno appariscenti ma decisivi. È il caso di Marco Gay, presidente dell’Unione Industriali di Torino, interlocutore chiave tra imprese e politica, o di Andrea Tronzano, assessore regionale al Bilancio. La sua presenza in questa classifica è tutt’altro che simbolica: avere in mano i conti della Regione significa incidere direttamente su priorità, investimenti e scelte politiche concrete, spesso lontano dai riflettori.
Il potere istituzionale cittadino è rappresentato da Stefano Lo Russo, sindaco di Torino. Governare il capoluogo non significa solo amministrare una città, ma gestire rapporti complessi con Governo, Regione, università, grandi enti culturali e sistema produttivo. Torino resta il centro simbolico e mediatico del Piemonte, e il suo sindaco ne è inevitabilmente uno dei volti principali.
Un capitolo a parte riguarda il potere culturale, simbolico e identitario, che in Piemonte ha un peso tutt’altro che marginale. In questo ambito rientrano figure come Roberto Repole, cardinale e arcivescovo di Torino, riferimento nel dibattito pubblico su temi sociali ed etici; Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema, alla guida di una delle istituzioni culturali più riconosciute a livello internazionale; Gabriele Vacis, regista e intellettuale capace di incidere sul piano educativo e civile; ma anche personalità come Willie Peyote e Shade, che rappresentano una forma di influenza nuova, generazionale e mediatica, capace di parlare a pubblici che la politica tradizionale intercetta sempre meno.
Chiude questa mappa Maurizio Marrone, assessore regionale. Una presenza che guarda più al futuro che al presente: il suo peso oggi è legato al ruolo istituzionale e alla visibilità politica, ma la sua collocazione segnala soprattutto una traiettoria, quella di chi potrebbe ambire a giocare una partita più ampia, come candidato a sindaco di Torino.
Quella che emerge non è una classifica definitiva, né una graduatoria immutabile. È piuttosto una fotografia del potere piemontese nel 2025, con le sue continuità storiche, le sue trasformazioni lente e le sue nuove forme di influenza. Insomma, una mappa utile per capire chi decide, chi orienta e chi, magari, si prepara a farlo.
* Dall'elenco sono state volutamente escluse le forze dell'ordine e le Prefetture.

Giovanni Ferrero

Urbano Cairo
John Elkann – Presidente Stellantis ed Exor
Giovanni Ferrero – Presidente esecutivo Ferrero Group
Alberto Cirio – Presidente della Regione Piemonte
Marco Lavazza – Vicepresidente Lavazza Group
Andrea Tronzano – Assessore regionale al bilancio
Marco Gay – Presidente Unione Industriali Torino
Roberto Repole – Cardinale, Arcivescovo di Torino
Gian Maria Gros-Pietro – Presidente Intesa Sanpaolo
Willie Peyote – Cantautore
Alberto Di Tanno – Imprenditore, Gruppo Intergea
Stefano Corgnati –Rettore Politecnico di Torino
Gianluca Bufo – Ad Iren
Stefano Lo Russo – Sindaco di Torino
Paolo Damilano – Imprenditore
Enzo Ghigo – Presidente Museo del Cinema
Gabriele Vacis – Regista teatrale
Maurizio Marrone – Assessore regionale
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.