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Torino celebra l’Epifania con il maxi gianduiotto del Bicerin

Appuntamento in piazza della Consolata per la festa

Torino celebra l’Epifania

Torino celebra l’Epifania con il maxi gianduiotto del Bicerin (foto di repertorio)

Torna uno degli appuntamenti più attesi delle festività torinesi. Il giorno dell’Epifania, martedì 6 gennaio 2026, il Caffè Al Bicerin rinnova la sua storica Befana con il tradizionale taglio del gianduiotto gigante, offerto gratuitamente alla cittadinanza. Un gesto simbolico che chiude le feste natalizie e che quest’anno assume un valore speciale: celebrare i 263 anni di attività di uno dei locali più iconici della città.

Lo storico caffè affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, prosegue così una tradizione consolidata, che unisce convivialità e identità torinese. A partire dalle 15, in piazza della Consolata 5, verrà tagliato e distribuito un gianduiotto gigante da 10 chili, regalando a torinesi e visitatori un momento di festa condivisa nel segno del cioccolato.

Ad accompagnare l’iniziativa ci saranno le maschere di Gianduja e Giacometta della Famija Turinèisa, con la presenza della presidente Daniela Piazza, a sottolineare il legame profondo tra il locale e la tradizione popolare cittadina. Un appuntamento che ogni anno richiama curiosi e appassionati, trasformando la piazza in un punto di incontro tra storia, folklore e gusto.

Il Caffè Al Bicerin è molto più di una cioccolateria. Fondato nel 1763, conserva ancora oggi il fascino delle cioccolaterie ottocentesche, con un’atmosfera rimasta intatta nel tempo. È membro dell’Associazione dei Locali Storici d’Italia e dell’Association des Cafés Historiques et Patrimoniaux d’Europe, riconoscimenti che ne certificano il valore culturale oltre che gastronomico.

Proprio qui è nato il Bicerin, la celebre bevanda torinese a base di cioccolata, caffè e crema di latte, di cui il locale custodisce gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione. Nel corso dei secoli il caffè è stato frequentato da personalità di primo piano, diventando un vero salotto cittadino e un riferimento culturale. Tra i suoi tavolini sono passati Cavour, Mario Soldati, Pina Bausch, Susan Sarandon, Mario Merz, membri della famiglia Agnelli, oltre a Maria José e Umberto II.

Il Bicerin ha inoltre ispirato letteratura e cinema: Umberto Eco vi ha ambientato alcune pagine del romanzo Il Cimitero di Praga, mentre il locale è stato spesso scelto come set cinematografico per produzioni italiane e internazionali.

Accanto al celebre Bicerin, l’offerta del caffè spazia dalla cioccolata in tazza ai giandujotti, dalle tavolette alla crema gianduja, fino a zabaglioni, torte tradizionali e alla celebre torta Bicerin. Un patrimonio di sapori che continua ad attrarre generazioni diverse.

Il taglio del gianduiotto gigante, ancora una volta, diventa così l’occasione per celebrare non solo una ricorrenza, ma una storia lunga oltre due secoli, profondamente intrecciata con quella di Torino.

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