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Caluso, danza e musica tra i vigneti: il Castellazzo diventa set per raccontare il Canavese

Al Castellazzo e tra i vigneti le riprese della quinta tappa del progetto di valorizzazione del Canavese firmato da Fabio Notario e Davide Rolle, con la partecipazione della scuola Nuovo Teatro Studio Danza

Il Dj

Davide Rolle a Caluso

Giovedì 11 dicembre Caluso si è trasformata in un set a cielo aperto per una nuova tappa di un progetto che punta a raccontare il Canavese attraverso musica, danza e immagini. Dalle 13.30 fino al tramonto, tra il centro storico, i vigneti e il Castellazzo, si sono svolte le riprese curate dal videomaker Fabio Notario, impegnato insieme al DJ Davide Rolle in un percorso di valorizzazione territoriale che unisce linguaggi contemporanei e luoghi storici.

Non si tratta di una semplice operazione estetica. L’idea è di riportare attenzione su spazi spesso conosciuti solo in modo superficiale, facendoli parlare attraverso performance artistiche costruite su misura. Dopo il Mulino Val a Forno, il Santuario di Belmonte a Valperga, il Castello Malgrà e Palazzo Vicario a Rivarolo, la scelta è caduta su Caluso, con il suo Castellazzo e il paesaggio vitivinicolo che lo circonda.

Alle riprese ha partecipato anche la scuola Nuovo Teatro Studio Danza (NTSD) diretta da Angela Vignardi, realtà attiva da oltre venticinque anni sul territorio. Le coreografie, preparate da Silvia D’Aries, con il supporto dell’insegnante di danza moderna Gabriella Gallo, sono state interpretate dalle ballerine Giorgia Panzarini, Chiara Valagussa, Camilla Germani, Alessandra Vitrano e Aurora Prudenzano, che hanno danzato tra mura storiche e filari, adattando il movimento agli spazi e alla luce naturale del tardo pomeriggio.

Un contributo decisivo alla riuscita della giornata è arrivato da Martina Orsolani, che ha messo a disposizione alcuni appezzamenti di terreno della storica famiglia Orsolani. Una scelta che ha permesso di ambientare parte delle riprese nei vigneti, restituendo un’immagine coerente del rapporto tra Caluso e la sua tradizione agricola, elemento identitario che continua a caratterizzare il territorio.

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«Per noi come scuola è stato un piacere partecipare», ha spiegato Angela Vignardi. «Da 26 anni operiamo a Caluso attraverso la danza e ci sentiamo parte di questa comunità. Raccontare il territorio in questo modo ci rende orgogliosi: NTSD c’è, con Caluso e per Caluso».

Soddisfatti anche Davide Rolle e Fabio Notario, che stanno seguendo l’intero percorso di promozione. «Dopo le tappe precedenti abbiamo scelto Caluso e il Castellazzo perché sono luoghi che parlano da soli», spiegano. «La fortezza racconta la storia del paese e il nostro obiettivo è farla dialogare con la musica e le immagini, senza sovrastrutture».

Quella di giovedì non è stata soltanto una giornata di riprese, ma un esempio concreto di collaborazione tra professionisti della comunicazione, realtà artistiche e chi vive quotidianamente il territorio. Un modo semplice e diretto per ricordare che il Canavese non ha bisogno di essere inventato: basta saperlo guardare e raccontare con attenzione.

Davide Rolle 

Il Castellazzo di Caluso e le sue meravigle circostanti 

Da destra a sinistra: Fabio Notario, Chiara Valagussa, Aurora Prudenzano, Camilla Germani, Giorgia Panzarini, Alessandra Vitrano e Davide Rolle

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