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Dissesto idrogeologico, pioggia di fondi sul Torinese: cantieri aperti tra Canavese, Valli di Lanzo e collina

Oltre 1,7 milioni di euro dalla Regione Piemonte per la messa in sicurezza di strade, versanti e corsi d’acqua. Interventi diffusi in Valchiusa, Traversella, Sparone, Lanzo Torinese, Colleretto Castelnuovo, Castagneto Po, Bollengo e Balangero

Dissesto idrogeologico, pioggia di fondi sul Torinese: cantieri aperti tra Canavese, Valli di Lanzo e collina

Dissesto idrogeologico, pioggia di fondi sul Torinese: cantieri aperti tra Canavese, Valli di Lanzo e collina

La fragilità del territorio piemontese torna a imporsi con forza nell’agenda regionale. Frane, smottamenti, erosioni, corsi d’acqua che cambiano assetto dopo ogni evento meteorologico intenso: è dentro questo scenario che si colloca il nuovo pacchetto di finanziamenti messo in campo dalla Regione Piemonte, che con oltre 5,5 milioni di euro finanzia 85 interventi in 70 Comuni, utilizzando le risorse della legge regionale 38/78.

Un investimento che guarda soprattutto alla messa in sicurezza della viabilità comunale, alla difesa idraulica e al consolidamento di infrastrutture ed edifici pubblici. E che, per quanto riguarda la provincia di Torino, vale 1.706.000 euro destinati a 25 interventi in 20 Comuni.

Nel dettaglio, una parte significativa delle risorse interessa territori montani e pedemontani storicamente esposti al dissesto, a partire dalla Valchiusa, che concentra più interventi. Qui i finanziamenti superano complessivamente i 370 mila euro e riguardano operazioni di somma urgenza lungo il torrente Chiusella: dalla ricostruzione di tratti di scogliera in località Vecchio Mulino e a monte del ponte di accesso all’ex Comune di Trausella, fino alla movimentazione di materiale litoide e di sovralluvionamento in alveo, passando per la messa in sicurezza della strada del rio Gallo e di via G. Saudino. Interventi diversi ma uniti dallo stesso obiettivo: ridurre il rischio idraulico e garantire la sicurezza delle infrastrutture viarie e delle abitazioni.

Sempre nel Canavese, Traversella ottiene 75 mila euro per lavori di somma urgenza sulla strada comunale in direzione del ponte Prelle, un collegamento essenziale che necessita di interventi immediati per la stabilità della viabilità. A Sparone, invece, il finanziamento da 55 mila euro è destinato al ripristino dei versanti e alla risagomatura dei fronti collinari lungo la Strada Vassario, con il consolidamento del muro di sostegno esistente per fermare il cedimento della banchina stradale.

Scendendo verso la pianura, Lanzo Torinese riceve 63 mila euro per il ripristino di un muro di sostegno lungo via Cottolengo, mentre a Colleretto Castelnuovo sono stati stanziati 72.650 euro per interventi urgenti di messa in sicurezza di via Santuario Piova, un’arteria che ha mostrato criticità tali da richiedere un’ordinanza di somma urgenza.

Inerventi

interventi

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Sul versante collinare del Po, Castagneto Po beneficia di un finanziamento consistente, pari a 160 mila euro, per lavori di riprofilatura dei pendii, regimazione delle acque superficiali e realizzazione di opere di contenimento a protezione della strada di Cimensaco, in un’area soggetta a movimenti franosi e ruscellamenti intensi.

A Bollengo arrivano 120 mila euro per la realizzazione di un’opera di sostegno del sottoscarpa e per la regimazione delle acque superficiali lungo una strada comunale in frazione Broglina, mentre a Balangero il contributo regionale, pari a 27.675 euro, servirà al consolidamento del muro del cimitero comunale, interessato da cedimenti che ne mettono a rischio la stabilità e la sicurezza.

Interventi diversi per importi e tipologia, ma accomunati da una logica precisa: intervenire prima che le criticità diventino emergenze, proteggendo strade, corsi d’acqua ed edifici pubblici in un territorio che, come ha ricordato il presidente Alberto Cirio, «è fragile dal punto di vista idrogeologico e richiede attenzione costante». Una linea ribadita anche dall’assessore Marco Gabusi, che sottolinea il sostegno agli enti locali, soprattutto quelli più piccoli, spesso privi delle risorse necessarie per affrontare lavori indispensabili.

Insomma, non solo cifre e delibere, ma cantieri concreti che attraversano vallate, colline e paesi, con l’obiettivo di ridurre il rischio, migliorare la sicurezza e dare risposte puntuali a problemi che, in Piemonte, non possono più essere rimandati.

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