AGGIORNAMENTI
Cerca
Esteri
19 Dicembre 2025 - 18:29
Ti sposi o fai un mutuo? La proposta in diretta a Putin che smaschera il problema delle giovani famiglie russe
Una sala monumentale, luci livide da studio televisivo, in alto uno schermo che intercetta messaggi scettici del pubblico, in basso una folla di giornalisti di provincia con cartelli accesi, slogan e richieste. È in questa scenografia, al tempo stesso colossale e ordinata, che un giovane in completo scuro e papillon rosso alza un cartoncino bianco con una scritta essenziale: Voglio sposarmi. Quando gli viene data la parola, la voce trema appena. La mia ragazza sta guardando la conferenza… Olechka, sposami. Il pubblico applaude, i conduttori sorridono, Vladimir Putin scherza: Sembri già pronto per la cerimonia. Così Kirill Bazhanov, 23 anni, giornalista di Ekaterinburg, si ritaglia un frammento della maratona di fine anno del Cremlino e lo piega a un gesto privato che, in quel contesto, diventa inevitabilmente pubblico. E anche politico, perché subito dopo la proposta arriva la domanda sui mutui, sul costo della casa e sugli incentivi per le giovani famiglie.
Visualizza questo post su Instagram
Il momento si consuma il 19 dicembre 2025, durante il format combinato I risultati dell’anno con Vladimir Putin, che unisce la conferenza stampa presidenziale e la storica Linea diretta con cittadini e reporter. Un evento che il Cremlino presenta da anni come prova di ascolto e controllo, con milioni di domande raccolte e una scaletta che si dilata per ore. Nella sala del Gostiny Dvor di Mosca, i conduttori selezionano a vista le mani alzate, privilegiando spesso i giornalisti delle regioni. Qui spicca Bazhanov, in quello che molti definiscono un “abito da sposo”: papillon rosso, fiore all’occhiello vistoso, cartello diventato virale. La sequenza dura pochi secondi: proposta in diretta, applausi, invito formale al presidente a partecipare al matrimonio, poi la domanda sull’accesso alla casa e sulla trappola delle rate mensili che frenano la natalità. Poco dopo, sempre in diretta, i conduttori annunciano una breaking news: lei ha detto sì. Putin batte le mani e ironizza: Allora facciamo una colletta per il matrimonio.
Il protagonista è un volto noto nel circuito locale degli Urali. Kirill Bazhanov lavora per Otv e per il 4° Canale di Ekaterinburg, mentre prosegue gli studi all’Università Federale degli Urali. Diverse testate russe lo presentano come esempio della nuova generazione del giornalismo regionale: formazione sul campo, attenzione ai temi sociali, capacità di muoversi nei rituali mediatici del potere. La sua biografia, rilanciata da media locali e agenzie, parla di una preparazione accurata: cartello studiato, immagine curata, domanda mirata su uno dei nervi scoperti del Paese. C’è anche una relazione di lunga durata con Olga, detta Olechka, che segue la diretta da casa. Dopo il sì, lo stesso Bazhanov conferma a un’agenzia che le nozze potrebbero celebrarsi in estate, proprio a Ekaterinburg.
L’episodio si inserisce in una regia collaudata. Il Cremlino, per voce del portavoce Dmitry Peskov, aveva preparato la platea da giorni: domande soprattutto da giornalisti russi, ampio spazio alle regioni e ai blogger, in un evento pensato come megafono della linea ufficiale su guerra, prezzi, salari ed energia. Il risultato è una cavalcata di ore durante la quale scorrono quesiti, mappe, collegamenti e messaggi. Sul maxischermo compaiono anche commenti sarcastici dal flusso degli sms, come Non una linea diretta, ma un circo, segnali di una pressione informativa costante e del desiderio di emergere in uno show che ribadisce, prima di tutto, il controllo del centro sul racconto nazionale.
A lighthearted moment unfolded at President #VladimirPutin’s annual news conference when a journalist from #Russia’s Yekaterinburg surprised the audience with a marriage proposal. Kirill Bazhanov, who had caught #Putin’s attention earlier with a sign reading “I want to marry,”… pic.twitter.com/7jQWglGYvZ
— News9 (@News9Tweets) December 19, 2025
Dopo il sposami, arriva il nodo economico. Bazhanov parla di mutui e figli, spiega che con la rata di un bilocale una giovane coppia rischia di rinviare la nascita di un figlio per anni e chiede più sostegni alle famiglie. Putin aggancia il tema con una risposta a metà tra il tecnico e il paternalistico: invita a non rimandare le nozze, ricorda i programmi agevolati e sottolinea che in alcune aree del Paese si può accedere a tassi molto bassi, fino al 2%. Il riferimento è alle politiche ipotecarie differenziate: la Far Eastern Mortgage e la Arctic Mortgage, entrambe al 2% e confermate fino al 2030, e la Family Mortgage al 6%, estesa in parte e in via sperimentale anche al mercato secondario nelle località dove si costruisce poco. Negli ultimi mesi il Cremlino ha chiesto di mantenere questi regimi speciali e, in alcuni casi, di ampliarli. Sullo sfondo resta il costo del denaro: proprio il 19 dicembre 2025 la Banca di Russia ha tagliato il tasso chiave, che resta però al 16%, un livello che continua a pesare sui mutui ordinari. È questo contrasto, tra tassi sovvenzionati e tassi di mercato, il centro del problema sollevato dal giovane giornalista.
Nel giro di minuti l’episodio diventa titolo e clip. Corriere Tv rilancia il video e il botta e risposta; numerose testate, dall’Associated Press ai siti regionali russi, ricostruiscono la dinamica: la proposta, l’annuncio del sì in diretta citando l’agenzia Tass, la battuta del presidente sulla colletta, la domanda sui mutui. Media di diversi Paesi insistono sui dettagli visivi: il papillon rosso, il fiore all’occhiello, l’invito al presidente. Poi arrivano gli approfondimenti dei media russi, da URA.RU a Vzglyad, da News.ru a RIA, che aggiungono elementi biografici e spiegano perché la scena ha funzionato: l’irruzione del privato in un rito iper-istituzionale, unita alla scelta di un tema sociale concreto.
Il format di fine anno è costruito per mostrare prontezza e contatto. Nella narrazione ufficiale, Putin ascolta tutto e risponde a tutto. Proprio per questo il gesto di Bazhanov risulta efficace: è spettacolare ma non aggressivo, porta la vita quotidiana dentro il set e poi sposta l’attenzione su una politica pubblica. La Russia punta da anni su incentivi demografici: bonus alla nascita, mutui agevolati, sussidi alle famiglie numerose. Nei mesi scorsi, al Forum Economico di Vladivostok, il presidente ha ribadito l’impegno a mantenere al 2% i programmi speciali per Estremo Oriente e Artico, e a rafforzare i canali dedicati alle famiglie con figli. A maggio ha chiesto di ampliare la Family Mortgage al 6% anche al mercato dell’usato nelle aree con scarsa edilizia nuova. In questo quadro, la domanda di un ventitreenne suona come una richiesta diretta: aiutare le coppie a non rinviare la genitorialità per colpa delle rate.
Il mercato immobiliare russo vive una tensione strutturale. I tassi di mercato elevati, oggi al 16% dopo il taglio, convivono con programmi sovvenzionati che sostengono domanda e natalità ma rischiano di alimentare i prezzi e le disparità territoriali. Non a caso gli interventi più generosi sono concentrati in macro-regioni strategiche come Estremo Oriente, Artico e le cosiddette nuove regioni, dove il Cremlino punta a stabilizzare assetti demografici e produttivi. Nel resto del Paese la leva principale resta la Family Mortgage al 6%, che il governo cerca di rendere più flessibile in attesa di politiche più ampie su salari e costo della vita. Il fatto che proprio durante la maratona presidenziale la Banca di Russia intervenisse sui tassi è un promemoria delle tensioni macroeconomiche in corso.
In sala, farsi notare è parte del mestiere. Cartelli, colori e slogan aumentano le possibilità di essere selezionati. Bazhanov conosce il meccanismo, costruisce la scena e la lega a un tema che il potere considera legittimo: famiglia, demografia, casa. Il tono resta allineato allo spirito dell’evento. La risposta arriva puntuale: applausi, sorrisi, un sì annunciato via Tass. È una sequenza che racconta la forza della regia, capace di assorbire l’imprevisto, ma anche il bisogno di inserire desideri personali dentro un rito nazionale che promette soluzioni.
A fare da contrappunto scorrono sugli schermi messaggi meno reverenti: stanchezza per una diretta interminabile, battute taglienti, ironie sullo spettacolo. Sono frammenti di una platea con umori diversi, tra chi chiede risposte su prezzi e salari e chi aspetta promesse su pensioni e servizi. In questo coro, la proposta di Kirill diventa un ritornello semplice: vogliamo costruire una famiglia, aiutateci a farlo senza indebitamenti di trent’anni.
Resta un’immagine: un cartello bianco, un papillon rosso, una parola pronunciata nel luogo più politico del Paese. Resta una domanda centrale per la Russia di oggi: come conciliare demografia e redditi, case e tassi, territori e opportunità. Resta una storia privata che diventa cronaca nazionale e, per un attimo, sposta l’attenzione dai grandi dossier geopolitici alla vita quotidiana di una coppia giovane. E resta un dato mediatico: anche in un format rigidamente controllato, i gesti umani, se calibrati, trovano spazio e ottengono una risposta. È forse questo il segnale più netto emerso da quella diretta.
Secondo le ricostruzioni circolate durante e dopo l’evento, la risposta è arrivata: sì. Le agenzie riferiscono che le nozze potrebbero celebrarsi in estate e che l’invito al presidente resta valido. Quale che sia l’esito, l’episodio ha centrato l’obiettivo: riportare al centro del dibattito mutui, tassi e famiglie, mostrando come una domanda personale possa diventare uno strumento efficace per sollevare un problema pubblico.
Fonti: Tass, Associated Press, Corriere Tv, URA.RU, RIA, Vzglyad, News.ru, dichiarazioni ufficiali del Cremlino, comunicati della Banca di Russia.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.