AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
18 Dicembre 2025 - 23:08
Giorgio Zigiotto e la tari che non arriva...
A Settimo Torinese succede anche questo: decine, per non dire centinaia di famiglie del Borgo Nuovo aspettano la bolletta della Tari come si aspetta Godot. Con una differenza: Godot almeno ha fatto letteratura, la Tari invece aveva una scadenza precisa, 2 dicembre, e quando non arriva non è un esercizio filosofico ma un problema molto concreto. Soprattutto se poi, come da tradizione italica, dopo qualche anno qualcuno bussa alla porta chiedendo conto di ciò che non è mai stato recapitato, con tanto di interessi, more, sanzioni e sguardo severo.
La scena è sempre la stessa. Il cittadino va in Comune, educato, magari pure in punta di piedi. Chiede spiegazioni. E si sente rispondere, più o meno così: non dipende da noi, noi abbiamo consegnato tutto. Fine del discorso. Sipario. Applausi registrati. Il problema è che la commedia continua fuori dal Municipio, dove la bolletta non arriva e il tempo passa.

A farsi portavoce della questione è il consigliere comunale dei Fratelli d'italia Giorgio Zigiotto, che non usa giri di parole e soprattutto ha buona memoria.
«Io voglio capire come si devono comportare queste persone. Qualche anno fa non mi era arrivata la bolletta e dopo tre anni sono venuti a cercarmi, con gli interessi», racconta. Una storia già vista, già sentita, già pagata. Letteralmente. E qui il punto non è il singolo caso, ma la platea coinvolta: anziani, persone che non hanno lo Spid, che non vivono con il portale del Comune aperto sul comodino e che hanno ancora la malsana abitudine di aspettare la posta nella cassetta delle lettere.
Già, la posta. Perché il convitato di pietra, in tutta questa storia, ha sempre lo stesso nome: Poste Italiane. O meglio, il centro di distribuzione trasferito a Leinì, una specie di buco nero della corrispondenza, dove le lettere entrano e poi chissà. Ne abbiamo scritto tante volte, forse troppe. Non consegnano la posta. La consegnano quando pare a loro. Non consegnano le lettere, non consegnano i giornali, non consegnano nulla. E quando ti lamenti, con grande eleganza istituzionale, ti dicono di rivolgerti ai piani più alti. Una risposta che, tradotta, suona più o meno così: arrangiatevi.
I cittadini, va detto, ai piani più alti ci si rivolgono davvero. Tutti i giorni. Telefonate, segnalazioni, reclami. Ma la domanda resta sospesa nell’aria, come una busta mai recapitata: quali iniziative ha messo in campo l’Amministrazione comunale? Quali pressioni? Quali atti formali? Quali prese di posizione pubbliche? Perché una cosa è dire “non dipende da noi”, un’altra è far finta che non dipenda da nessuno.
E qui arriva il paradosso, quello che fa sorridere amaramente. Settimo Torinese, città dell’innovazione, dei convegni, delle parole inglesi infilate nei comunicati stampa come fossero perle, della sindaca Elena Piastra. La città che guarda al futuro, che parla di digitalizzazione, smart city, processi avanzati. E poi non riesce neanche a far recapitare una lettera. Una busta di carta, non un’astronave.
Il rischio, per chi oggi non ha ricevuto la Tari, è di trovarsi domani nella stessa situazione già vissuta da altri: anni di silenzio e poi l’arrivo improvviso del conto, salato e retroattivo. Con buona pace della buona fede e dell’età anagrafica. Perché alla fine, si sa, la colpa è sempre del cittadino: doveva informarsi, controllare online, intuire, prevedere.
Insomma, mentre la posta si perde e le bollette evaporano, resta una certezza: il sistema funziona sempre in un senso solo. Quando deve incassare. Tutto il resto è innovazione. Sulla carta. Sempre che la carta arrivi.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.