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18 Dicembre 2025 - 15:53
L'assessore regionale Federico Riboldi
La Regione Piemonte, in collaborazione con Azienda Zero, ha pubblicato un avviso pubblico esplorativo rivolto a soggetti pubblici e privati interessati a proporre soluzioni innovative per migliorare l’organizzazione e la qualità dei processi sanitari e sociosanitari.
L’iniziativa, come spiega la Regione nel comunicato, punta a raccogliere proposte in grado di rendere i servizi più efficienti, sostenibili e qualitativamente migliori, con l’obiettivo di incidere su aspetti come la cura, l’appropriatezza delle prestazioni e gli esiti clinici sia negli ospedali sia nei servizi territoriali. Nel testo viene specificato che l’avviso non riguarda “alcuna privatizzazione” dei servizi già esistenti, ma è finalizzato a migliorare l’efficacia dell’attuale sistema.
Le idee progettuali richieste possono riguardare ambiti diversi: dai farmaci ai dispositivi medici, fino a piattaforme e sistemi digitali avanzati e applicazioni basate su intelligenza artificiale. Scopo dichiarato è ottimizzare attività e processi sull’intero territorio regionale. Le proposte che verranno ritenute interessanti saranno oggetto di ulteriori approfondimenti attraverso incontri e momenti di confronto organizzati da Azienda Zero e dalla Direzione Sanità, con l’impegno – si legge – a garantire trasparenza e continuità nel dialogo tra proponenti e istituzioni.
«Questa iniziativa rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole contribuire a migliorare la sanità piemontese», dichiarano l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e il direttore di Azienda Zero Adriano Leli, sottolineando che l’obiettivo è anche quello di creare «un modello nazionale di trasparenza e contatto diretto tra imprese e istituzioni», definito nel comunicato come un sistema “ultra trasparente”.
L’avviso non prevede una scadenza: la raccolta delle manifestazioni di interesse è aperta senza termine. Le proposte dovranno essere inviate esclusivamente tramite posta elettronica, seguendo le indicazioni pubblicate sul sito istituzionale di Azienda Zero.
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Cercasi idee. Urgente. Possibilmente geniali, meglio se risolutive, gradite anche salvifiche. La sanità piemontese lancia il suo annuncio e, con un gesto di onestà quasi commovente, ammette implicitamente ciò che da tempo sospettano pazienti, medici e barelle nei corridoi: le idee sono finite. Con l’assessore che, più che alla Sanità, sembra ormai arrivato "alla frutta".
Succede così che, mentre i cittadini aspettano mesi una visita e gli operatori sanitari fanno turni che sembrano prove di resistenza fisica, la politica decida di aprire un avviso pubblico “esplorativo”. Esplorativo, appunto: come se la soluzione ai problemi della sanità non fosse sulla Terra, ma da qualche parte tra Marte e un laboratorio di start-up, magari ben climatizzato.
L’idea di fondo è semplice e luminosa: qualcuno, da fuori, avrà sicuramente l’idea giusta. Un algoritmo, una piattaforma, magari una app che dica non solo quando verrai visitato, ma se. E tutto questo, sia chiaro, senza privatizzare nulla. Lo ripetono così spesso che viene quasi il dubbio che qualcuno abbia chiesto il contrario. O che qualcuno, alla frutta, abbia paura perfino delle bucce.

Colpisce l’ambizione: creare il primo sistema nazionale “ultra trasparente” di contatto diretto fra imprese e istituzioni. Ultra trasparente, quindi invisibile. Talmente limpido che non si vede dove finisce il dialogo e dove comincia la sanità vera, quella fatta di reparti, personale, fondi e scelte politiche. Dettagli.
L’avviso, poi, è senza scadenza. Perché le idee non vanno messe sotto pressione. Possono arrivare quando vogliono, con calma, mentre il paziente aspetta. D’altronde la sanità, si sa, è una questione di tempo: soprattutto di quello che manca.
Resta una sensazione curiosa, leggendo tutto questo: che la sanità piemontese non abbia bisogno di riforme strutturali, di investimenti o di decisioni scomode, ma di un’illuminazione improvvisa. Qualcuno che alzi la mano e dica: “Ecco, ho un’idea”. Applausi, incontro, confronto, trasparenza. E magari, chissà, una visita prenotata.
Nel frattempo, l’annuncio è lì, aperto, disponibile. Come un cartello appeso alla porta di un pronto soccorso: se avete un’idea, entrate pure. I problemi, invece, sono già dentro da tempo. E non sembrano aver bisogno di esplorazioni. Insomma.
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