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L' Atalanta domina l’Europa mentre Inter, Juve e Napoli inseguono

Le italiane ancora in corsa ma con destini opposti: Bergamo vola, le altre tremano davanti al verdetto Champions

L' Atalanta domina l’Europa

L' Atalanta domina l’Europa mentre Inter, Juve e Napoli inseguono

La Champions League chiude il 2025 con un quadro che, per il calcio italiano, racconta un equilibrio raro: quattro squadre ancora vive nella nuova fase campionato, quattro ambizioni diverse, un’unica certezza. La competizione si deciderà tra il 20 e il 28 gennaio, quando verrà stabilito chi avanzerà direttamente agli ottavi, chi dovrà passare attraverso i play-off e chi invece lascerà il torneo. Nel mezzo, un’Atalanta che continua a sorprendere l’Europa e a confermarsi, stagione dopo stagione, una delle squadre più credibili del calcio continentale.

Il nuovo format, che allarga a 36 le partecipanti e mette tutte contro tutte in una classifica unica, ha creato una pressione costante. Ma ha anche premiato chi ha saputo mantenere ritmo, intensità e idee. In questo, la formazione di Raffaele Palladino è diventata un manifesto di continuità: 13 punti raccolti, prestazioni solide e un successo sul Chelsea che ha certificato il suo status di squadra pienamente matura, capace di reggere la dimensione internazionale senza esitazioni.

L’Atalanta è quinta, appaiata a Psg e Manchester City, e si giocherà la qualificazione diretta agli ottavi nelle ultime due gare contro Athletic Bilbao e Union SG. È il coronamento di un percorso che parte da lontano, quando la società bergamasca ha scelto di trasformare una visione in un modello. La vittoria sui campioni del mondo del Chelsea, firmata da un De Ketelaere ritrovato, è la fotografia perfetta di quanto il progetto abbia ormai una sua identità riconoscibile. Non è un caso che l’Europa continui a guardare a Bergamo come a un laboratorio tecnico che non smette di produrre risultati.

Diverso, molto più complicato, è lo scenario dell’Inter. Dodici punti, una differenza reti ancora favorevole e una classifica che, al momento, sorride. Ma gli ultimi due ko contro Atletico Madrid e Liverpool hanno rallentato la squadra di Cristian Chivu, che ora dovrà affrontare due avversarie toste come Arsenal e Borussia Dortmund. La qualità della rosa resta da primissima fascia, ma la continuità degli inizi sembra essersi incrinata proprio quando serviva tenere una linea costante. L'Inter ha comunque margine: le prestazioni iniziali, quattro vittorie su quattro, dicono che questa squadra ha il potenziale per chiudere tra le prime otto. Sarà un gennaio ad alta tensione.

La Juventus sta cercando invece di afferrare lo scenario più realistico: un posto nei play-off. I 9 punti conquistati, con differenza reti positiva, la collocano al centro di un gruppo foltissimo, dove Marsiglia, Galatasaray, Monaco e Leverkusen sono compagni di fila nella stessa corsa. È un equilibrio fragile, perché un episodio può cambiare una classifica dove cinque squadre condividono lo stesso punteggio. Il lavoro di Luciano Spalletti, però, ha ridato struttura a un gruppo che si era smarrito, e le vittorie contro Bodo e Pafos hanno riportato fiato e convinzione. Contro Benfica e Monaco, la Juve dovrà completare un percorso che finora è stato ordinato ma mai davvero risolutivo.

Molto più incerta la situazione del Napoli, che si ritrova in un territorio di mezzo: né fuori, né dentro, ma sospeso. I 7 punti raccolti raccontano una squadra irregolare, lontana parente della fluidità che aveva caratterizzato altri cicli. La gestione Conte continua a generare una tensione competitiva che però non sempre coincide con i risultati europei. Le tre sconfitte in trasferta pesano, e la differenza reti negativa è un’ombra che non si può ignorare. Il prossimo turno contro il Copenaghen è una gara spartiacque: una vittoria rialimenta la classifica, una frenata potrebbe trasformare l’ultima sfida col Chelsea in un ostacolo quasi proibitivo.

Mentre l’Italia prova a difendere il suo ruolo nella nuova Champions, la classifica racconta le gerarchie del torneo: Arsenal davanti a tutti con 18 punti, Bayern solido a 15, poi una zona centrale densissima dove si intrecciano aspirazioni e dubbi. In questo scenario, l’Atalanta emerge come l’unica vera certezza italiana, capace di coniugare continuità e freschezza. Una squadra che ha imparato a misurarsi con i giganti europei senza smarrire la propria identità, trasformando ogni occasione in un tassello di crescita.

Dalla corsa ai play-off al sogno degli ottavi, le prossime due giornate definiranno il destino delle quattro italiane. Sarà un gennaio serrato, con calendari che non perdonano e classifiche che cambiano a ogni giro. Ma l’Europa, ancora una volta, troverà un’Italia presente e competitiva. E al centro, come ormai abitudine, ci sarà l’Atalanta: piccola solo sulla carta, ma sempre più grande quando si accende la luce della Champions.

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