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Il Monte Bianco riapre dopo 15 settimane di lavori: test, esercitazioni e 150mila ore di cantiere per garantire la sicurezza

Dal 12 dicembre alle 17 il traffico torna a circolare: completati gli 800 test e le 5 prove obbligatorie

Il Monte Bianco riapre dopo 15 settimane di lavori: test, esercitazioni e 150mila ore di cantiere per garantire la sicurezza

Il Monte Bianco riapre dopo 15 settimane di lavori: test, esercitazioni e 150mila ore di cantiere per garantire la sicurezza

Riaccendere un traforo non significa solo rimuovere le transenne. Significa dimostrare – numeri alla mano – che ogni sistema, sensore, procedura e reazione dell’infrastruttura è pronta a sostenere flussi intensi in condizioni estreme. È questo il principio che ha guidato la riapertura del Traforo del Monte Bianco, prevista per le 17 di venerdì 12 dicembre, al termine di quindici settimane di lavori senza sosta. Una data che automobilisti e autotrasportatori aspettavano: il Frejus, nelle scorse settimane, ha assorbito gran parte del traffico deviato, con ricadute su tempistiche e logistica.

La riattivazione del corridoio transalpino è però solo l’atto finale di un percorso scandito da verifiche serrate. Le società concessionarie SITMB e ATMB, coordinate dal TMB–GEIE, hanno subordinato la riapertura all’esito positivo di una campagna di controlli di proporzioni eccezionali: oltre 800 test funzionali sui sistemi di sicurezza, avviati a fine novembre e ora conclusi, e 5 esercitazioni obbligatorie previste nel protocollo annuale 2025. Soltanto dopo la validazione di ogni procedura – dall’evacuazione in galleria al coordinamento dei soccorsi – è arrivato il via libera.

Il cantiere, avviato il 1° settembre, ha lavorato con una continuità che raramente si vede su infrastrutture di questa scala. Oltre 150 persone, operative 24 ore su 24 per 102 giorni consecutivi, hanno accumulato più di 150.000 ore di lavoro per completare i due cantieri-test dedicati al risanamento della volta. L’intervento, cruciale per la programmazione dei lavori dei prossimi anni, rappresenta una fetta importante dell’investimento complessivo del 2025: 21 milioni di euro, interamente destinati a sicurezza, verifiche e adeguamenti tecnici.

La riapertura di venerdì è destinata a ridistribuire il traffico pesante e leggero lungo l’arco alpino, offrendo un sollievo immediato al Frejus e ripristinando l’equilibrio sulla rete. Ma il messaggio che arriva dal Monte Bianco è più profondo: non basta rispettare le scadenze, serve riportare l’infrastruttura al servizio degli utenti solo quando tutti i parametri dimostrano affidabilità piena.

Per ora, i controlli lo certificano. Dalle 17 di venerdì, il traforo tornerà operativo. Sarà il primo banco di prova di una stagione che ha rimesso al centro un principio semplice ma decisivo: si riapre solo quando la sicurezza è verificabile, misurabile e documentata. Una garanzia che vale più della data sul calendario.

Traforo del Monte Bianco (versante italiano)

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