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Primo Liceo Artistico a Torino: avanti tutta sull'indirizzo teatrale, unico in Piemonte

Suppo e Greco fanno il punto sui lavori, sulle nuove strutture e sul ruolo dell’istituto nell’area torinese

Primo Liceo Artistico a Torino: avanti tutta sull'indirizzo teatrale, unico in Piemonte

Primo Liceo Artistico a Torino: avanti tutta sull'indirizzo teatrale, unico in Piemonte

Al Primo Liceo Artistico statale di Torino il quadro è quello di una scuola che sta crescendo, nel numero degli studenti, nelle strutture e nei percorsi formativi. La visita del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e della consigliera delegata all’Istruzione Caterina Greco alla sede di via Carcano 31 ha rappresentato l’occasione per verificare lo stato dei lavori realizzati negli ultimi anni e per prendere atto delle trasformazioni in corso. A fare gli onori di casa è stata la dirigente scolastica Patrizia Tarantino, che ha presentato una situazione articolata: mille studenti iscritti, un’offerta che si è ampliata progressivamente e nuovi spazi che stanno rimodellando la vita dell’istituto.

In un panorama regionale in cui l’istruzione artistica non è sempre al centro delle priorità, il Primo Artistico rappresenta un riferimento per molti Comuni dell’area torinese. Accanto agli indirizzi tradizionali delle arti visive, dal 2019 è attivo il Liceo Coreutico, che ha richiesto interventi specifici sulla dotazione di sale prova, impianti e spogliatoi. Quest’anno si aggiunge un’altra novità: l’avvio dell’indirizzo teatrale, l’unico in Piemonte, che consolida la vocazione dell’istituto verso le arti performative e amplia le possibilità per gli studenti che intendono intraprendere un percorso nell’ambito dello spettacolo.

La visita odierna non si è limitata ai nuovi indirizzi. Suppo e Greco hanno verificato gli interventi edilizi più significativi compiuti dalla Città metropolitana negli ultimi cinque anni, un percorso di investimenti che ha superato i 500 mila euro e che ha riguardato spazi molto diversi fra loro. Gli interventi per il Liceo Coreutico hanno inciso in modo sostanziale sulla struttura: con 340 mila euro sono state realizzate due sale danza complete di spogliatoi e un’aula dedicata, dotazioni essenziali per sostenere l’attività didattica di un indirizzo che richiede standard tecnici specifici. A questi si aggiunge la trasformazione dell’ex alloggio del custode in aule didattiche, per un valore di 84 mila euro, un’operazione che ha permesso di recuperare spazi utili senza ricorrere a nuove volumetrie.

Una parte rilevante degli investimenti ha riguardato anche la sicurezza e la quotidianità scolastica: la revisione dei campi sportivi (45 mila euro), gli adeguamenti antincendio (42 mila euro), la ristrutturazione delle palestre (poco meno di 11 mila euro) e la manutenzione dei serramenti (24 mila euro) hanno contribuito a migliorare l’agibilità e la funzionalità degli ambienti. Alcuni lavori sono ancora in attesa di completamento: la dirigente Tarantino ha richiamato l’attenzione sul laboratorio nel piano seminterrato, uno spazio che, una volta adeguato, sarà centrale nelle attività artistiche dell’istituto.

Uno dei passaggi più delicati della giornata è stato dedicato alla volontà condivisa di realizzare una piantumazione commemorativa negli spazi verdi della scuola in memoria di una studentessa scomparsa tragicamente nei mesi scorsi. Un gesto sobrio, che coinvolge la comunità scolastica e che si inserisce nel percorso di attenzione agli spazi non solo didattici ma anche simbolici dell’istituto.

Nel corso della visita, Suppo ha richiamato il valore del confronto costante con la scuola, spiegando che intervenire sull’edilizia scolastica richiede di conoscere l’uso reale degli spazi e le esigenze delle attività che vi si svolgono. Greco ha sottolineato la capacità del Primo Artistico di rinnovare la propria offerta formativa e la necessità per le istituzioni di accompagnare questo dinamismo con investimenti adeguati.

Il quadro complessivo descrive un istituto in movimento, sostenuto da interventi concreti e da un ampliamento dell’offerta che riflette la domanda formativa del territorio. Senza toni trionfalistici, la visita ha segnato un punto intermedio di un percorso destinato a proseguire nei prossimi mesi, con l’obiettivo dichiarato da tutte le parti: mantenere funzionali gli spazi e rafforzare le possibilità educative degli studenti.

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