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I Vigili del Fuoco di Torino celebrano Santa Barbara, mentre i numeri del 2025 raccontano un impegno senza tregua

Dati, interventi e prevenzione: un anno di lavoro incessante per il Comando provinciale

I Vigili del Fuoco di Torino celebrano Santa Barbara, mentre i numeri del 2025 raccontano un impegno senza tregua

I Vigili del Fuoco di Torino celebrano Santa Barbara, mentre i numeri del 2025 raccontano un impegno senza tregua

La celebrazione per Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco, quest’anno arriva mentre il Comando provinciale di Torino mette sul tavolo numeri che parlano più di qualunque discorso ufficiale: un’attività estenuante, capillare, scandita da migliaia di interventi, controlli, verifiche e corsi di formazione.

La cerimonia si è svolta questa mattina nella sede centrale, alla presenza del prefetto di Torino e di numerose autorità. Un appuntamento sobrio, istituzionale, segnato dallo srotolamento della bandiera sulla facciata del Comando e dagli onori resi ai caduti. A fare gli onori di casa è stato il comandante ing. Francesco Orrù, mentre nei prossimi giorni seguiranno momenti aperti alla cittadinanza, con iniziative rivolte anche ai bambini. Una parentesi pubblica in un anno che, per i Vigili del Fuoco torinesi, ha significato lavoro costante in ogni angolo della provincia.

Il quadro tracciato dai dati aggiornati a dicembre 2025 restituisce la dimensione reale della macchina operativa. Gli interventi di soccorso superano quota 21.700: tra questi spiccano 4.300 incendi, un dato che conferma la pressione crescente sulle squadre di pronto intervento, e 3.900 soccorsi a persona, uno spettro che va dai malori improvvisi alle situazioni domestiche critiche fino agli scenari più complessi. A completare il bilancio ci sono oltre 1.100 interventi per incidenti stradali e 800 operazioni legate a dissesti statici, un fronte in costante aumento soprattutto nei mesi autunnali.

Accanto alla componente emergenziale, c’è tutto il lavoro meno visibile ma decisivo della prevenzione. Il Comando ha esaminato 833 progetti relativi ad attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, oltre a 3.000 nuove SCIA antincendio, che rappresentano la parte amministrativa dell’attività di sicurezza del territorio. Si aggiungono 4.100 rinnovi periodici, necessari per mantenere in regola attività commerciali, aziende e strutture aperte al pubblico, e 400 interventi della Polizia Giudiziaria legati a verifiche e accertamenti tecnici.

Un capitolo a sé riguarda la formazione: il Comando ha organizzato 37 corsi dedicati a personale esterno, per un totale di quasi 600 partecipanti, e ha portato a termine 130 sessioni d’esame, che hanno consentito di rilasciare 4.100 attestati di idoneità agli addetti antincendio. Numeri che indicano non solo la domanda crescente di formazione, ma anche il peso che la prevenzione ha acquisito in un territorio con migliaia di realtà produttive e commerciali.

Nel settore dei pubblici spettacoli, le squadre hanno garantito 1.300 servizi di vigilanza antincendio e partecipato a 520 commissioni di vigilanza, una mole di lavoro che accompagna ogni grande evento torinese, dai concerti ai teatri, dalle manifestazioni sportive alle fiere.

La celebrazione di Santa Barbara, in questo contesto, non è una pagina rituale. È la cornice di un anno che ha messo alla prova uomini e mezzi, tra incendi, verifiche, formazione e sicurezza dei cittadini. Una giornata di formalità istituzionali, certo, ma che arriva dopo mesi in cui il Comando ha dimostrato, numeri alla mano, cosa significa presidiare un territorio complesso come quello torinese.

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