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02 Dicembre 2025 - 23:35
Il coordinatore del Parco, Alessandro Sicchiero
La firma è arrivata questa mattina, con un gesto dal forte valore politico e territoriale: la Città metropolitana di Torino e i sindaci dei Comuni di Borgofranco, Cascinette, Chiaverano, Ivrea e Montalto Dora hanno ufficializzato la convenzione che istituisce la Comunità consultiva delle aree protette metropolitane per il Parco naturale dei 5 Laghi di Ivrea, creato con legge regionale nel 2024 e affidato oggi alla gestione dell’ente metropolitano. Un passaggio cruciale per un’area che, da anni, attendeva una governance stabile e condivisa in grado di mettere a sistema la ricchezza paesaggistica, naturalistica e culturale di uno dei luoghi più emblematici del Canavese.
Il sito del Parco si estende tra Ivrea e i pendii della Serra morenica, formando un mosaico ambientale unico: cinque specchi d’acqua – Sirio, Pistono, San Michele, Nero e Campagna – circondati da boschi, sentieri, pareti rocciose, zone umide e testimonianze geologiche che raccontano millenni di storia naturale. Non una semplice sommatoria di ambienti, ma un sistema integrato che negli ultimi anni ha visto crescere attenzione, presenze turistiche e aspettative da parte dei cittadini.
La nuova Comunità consultiva nasce esattamente per tenere insieme tutto questo: territori, istituzioni, associazioni, esigenze di tutela e progetti di valorizzazione. Avrà un ruolo centrale nel definire le linee strategiche del Parco, garantendo un flusso costante di confronto tra amministrazioni comunali e Città metropolitana, che resta l’ente gestore formale dell’area protetta. Non sarà dunque un organismo formale e distante, ma uno spazio di lavoro permanente, dove verranno vagliate le scelte di gestione, i piani di intervento e, soprattutto, le opportunità di finanziamento provenienti da bandi regionali, nazionali ed europei.

Lo ha spiegato con chiarezza Alessandro Sicchiero, consigliere metropolitano con delega all’Ambiente e coordinatore del Parco, che ha sottolineato il valore politico dell’accordo: «Insieme ai sindaci abbiamo compiuto un passo importante, perché questa convenzione ci consentirà di lavorare con le comunità locali alla promozione e allo sviluppo equilibrato del territorio, facendo arrivare bandi e risorse da Città metropolitana, Regione ed Europa».
Un concetto che Sicchiero ha ampliato descrivendo ciò che questa nuova struttura rappresenta per il territorio: «La firma consolida un modello di gestione che punta sulla cooperazione tra istituzioni e sul valore delle reti associative locali, elemento essenziale per rafforzare il ruolo del Parco come cerniera ecologica, paesaggistica e culturale del Canavese». Una dichiarazione che evidenzia i due pilastri della riforma: da un lato la dimensione istituzionale, che costruisce un coordinamento stabile e non episodico; dall’altro la dimensione sociale e civica, con il coinvolgimento delle associazioni che da anni presidiano i laghi e la Serra con attività di tutela, manutenzione, sport e volontariato.

L’obiettivo condiviso è creare un modello di gestione multilivello, capace di muoversi su scala locale ma anche metropolitana, regionale ed europea. Il Parco dei 5 Laghi, infatti, possiede tutte le caratteristiche per diventare un laboratorio di buone pratiche sulla tutela ambientale, sul turismo sostenibile, sulla valorizzazione culturale e sulla conservazione del patrimonio geologico unico della Serra morenica. Un patrimonio che necessita però di strumenti adeguati, investimenti e una strategia a lungo termine: elementi che la Comunità consultiva potrà contribuire a costruire con maggiore stabilità.
In un quadro più ampio, l’accordo va letto anche come parte del percorso con cui la Città metropolitana di Torino sta ridisegnando il sistema delle aree protette. Il Parco dei 5 Laghi è una delle aree che maggiormente rappresentano il potenziale di connessione tra tutela ambientale e sviluppo equilibrato, grazie alla sua vicinanza a Ivrea, ai flussi turistici, ai sentieri che lo collegano al Parco della Serra, e alla rete di associazioni ambientaliste, culturali e sportive che negli anni hanno animato i territori.
La convenzione firmata oggi non cambia solamente il quadro amministrativo: punta a costruire una comunità reale, consapevole e partecipe nella gestione di un bene collettivo. Una governance che mette insieme istituzioni, competenze tecniche e radicamento territoriale, riconoscendo che il futuro del Parco dei 5 Laghi passa inevitabilmente dalla capacità di coinvolgere chi quei luoghi li vive ogni giorno.
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