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Castello di Ivrea aperto fino al 2026: mostre, visite e un nuovo progetto in attesa della concessione

Aperto fino al 28 febbraio 2026 con ingressi gratuiti, collaborazioni culturali e visite guidate. Dopo la gestione di Kalatà (agosto 2024 – primi mesi del 2025), la fruizione torna al Comune con AMI e Turismo Torino in attesa del nuovo bando

Castello di Ivrea aperto fino al 2026: mostre, visite e un nuovo progetto in attesa della concessione

Castello di Ivrea aperto fino al 2026: mostre, visite e un nuovo progetto in attesa della concessione

Il Castello di Ivrea resterà visitabile almeno fino al 28 febbraio 2026. È questo il progetto provvisorio predisposto dall’Amministrazione comunale per assicurare continuità alla fruizione di uno dei monumenti più rappresentativi della città, in una fase di transizione che precede la pubblicazione del nuovo bando di concessione per la gestione del servizio visite. Una scelta necessaria per evitare che la fortezza medievale, già in passato soggetta a lunghi periodi di chiusura, attraversasse ancora una volta una fase di inattività.

Il nuovo modello organizzativo segna il ritorno a una gestione diretta e integrata degli accessi, in collaborazione con gli enti culturali del territorio. Una soluzione che arriva dopo il periodo in cui la fruizione era stata affidata a un soggetto esterno: Kalatà, realtà specializzata nella valorizzazione di beni culturali, che ha gestito le aperture e le visite del castello dall’agosto del 2024 fino ai primi mesi del 2025. Con la conclusione di quell’incarico e l’assenza di una proroga, il Comune ha dovuto individuare una soluzione ponte che garantisse l’accesso pubblico fino all’avvio della prossima concessione pluriennale.

Il progetto attuale ruota attorno a un calendario strutturato di aperture straordinarie e gratuite, pensate per favorire la partecipazione dei cittadini e dei visitatori. Le prime domeniche del mese del 7 dicembre 2025, 4 gennaio 2026 e 1° febbraio 2026 rappresentano il nucleo di questa programmazione, con orari che coprono sia la mattina sia il pomeriggio.

A queste giornate si aggiunge una serie significativa di aperture programmate in occasione dello Storico Carnevale di Ivrea, quando la città registra un forte afflusso di pubblico: l’8 e il 14 febbraio il castello sarà aperto per l’intera giornata, mentre il 15, 16 e 17 febbraio le visite saranno disponibili nella fascia mattutina. Il castello continuerà così a inserirsi in uno dei momenti più partecipati dell’anno, garantendo la possibilità di integrare la visita alla fortezza con le manifestazioni carnevalesche.

Accanto alle aperture, un ruolo centrale è affidato alla valorizzazione degli spazi interni, dove verranno ospitate due mostre fotografiche curate dall’Ecomuseo dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI). Le celle della fortezza accoglieranno I Cinque Laghi d’Ivrea e L’Uomo e il Libro, due percorsi espositivi che permettono di contestualizzare il castello non solo come oggetto architettonico, ma anche come punto di osservazione sulle relazioni tra la città, il suo paesaggio e la produzione culturale locale. Per facilitare la fruizione autonoma, verrà introdotta una segnaletica aggiornata che accompagnerà i visitatori lungo i percorsi interni, rendendo l’esperienza più completa anche nei giorni in cui non sono previste visite guidate.

Il progetto comprende anche interventi dedicati alla riqualificazione degli spazi esterni, con nuove aree verdi e la posa di una casetta in legno utilizzata come punto di accoglienza e informazione. Da qui saranno distribuiti materiali relativi agli altri luoghi culturali della città, come il Museo civico P.A. Garda, il centro storico e il circuito legato al riconoscimento UNESCO Ivrea Città Industriale del XX secolo. Un modo per inserire il castello all’interno di un’offerta culturale più ampia, capace di collegare diversi punti di interesse in un itinerario coerente.

Per quanto riguarda le attività rivolte ai gruppi, adulti o scolastici, la gestione delle visite guidate è stata affidata a Turismo Torino e Provincia, che metterà a disposizione guide turistiche abilitate dalla Provincia di Torino. Le visite comprenderanno la corte interna, i camminamenti di ronda e gli ambienti che ospitano le mostre, con la possibilità di svolgere il percorso anche in lingua straniera. Questo garantisce una continuità di qualità rispetto ai precedenti periodi di apertura e consente al castello di rimanere attrattivo anche per gruppi organizzati.

Di recente il sindaco Matteo Chiantore ha spiegato che il castello rappresenta “un patrimonio identitario di valore inestimabile” e che questo progetto permette di “non interrompere il rapporto tra la fortezza e la cittadinanza” in una fase di passaggio verso la nuova gestione. L’assessore al Turismo Massimo Fresc ha rimarcato la rilevanza della collaborazione con AMI e con Turismo Torino, descrivendo il castello come un punto di partenza per la promozione di un circuito culturale più ampio. La presidente dell’Ecomuseo AMI, Laura Salvetti, ha richiamato l’impegno dell’ente nella promozione dell’accessibilità culturale, mentre la dirigente di Turismo Torino, Marcella Gaspardone, ha confermato la disponibilità dell’ente a garantire un servizio professionale ai visitatori.

Con questo progetto, il Comune punta quindi a mantenere il castello pienamente operativo fino al 28 febbraio 2026, attraverso un programma che combina aperture gratuite, mostre e visite guidate. Una soluzione transitoria che assicura la continuità di fruizione e prepara il terreno all’arrivo di una nuova gestione, chiamata a valorizzare la fortezza nel lungo periodo.

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