Cerca

Attualità

Il benessere italiano parla ancora dialetto del Nord: Trento domina, il Sud resta intrappolato in fondo

Milano forte ma insicura, Siena premiata per le donne, Napoli e Reggio Calabria arrancano

La nuova classifica del benessere riapre la ferita Nord-Sud: Trento brilla, Napoli scivola, Siena trionfa per le donne

La nuova classifica del benessere riapre la ferita Nord-Sud: Trento brilla, Napoli scivola, Siena trionfa per le donne

L’ultima indagine del Sole 24 Ore aggiorna la geografia del benessere italiano senza concedere attenuanti. La nuova classifica sulla qualità della vita, costruita su 90 indicatori, conferma la supremazia del Nord e registra una distanza dal Sud che continua a ripetersi da trentasei edizioni. Al vertice si colloca Trento, seguita da Bolzano, mentre Napoli precipita al 104° posto e Reggio Calabria resta ultima, al 106°.

Per Trento, la medaglia d’oro nasce da performance decisive nella categoria affari e lavoro, nonostante risultati meno solidi nei parametri dedicati a giustizia e sicurezza. Analogo il profilo di Bolzano, che mantiene i vertici grazie all’elevato livello dei servizi e alla struttura economica. Terza è Udine, seguita da Bologna, che conquista il primato nazionale per quota di laureati. Quinto posto per Bergamo, vincitrice nel 2024, poi Treviso, Verona, Milano, Padova — che rientra nelle prime dieci dopo trent’anni — e Parma.

L’edizione comprende anche la quinta rilevazione dedicata alla qualità della vita delle donne, che quest’anno premia Siena. Il capoluogo toscano ottiene il punteggio più alto negli indicatori su occupazione, imprese femminili, gap retributivo e dati relativi alla violenza sessuale. Un riconoscimento significativo che contrasta con la situazione generale del Paese, dove la frattura Nord-Sud continua a dominare il quadro.

Il Mezzogiorno, infatti, registra le ultime ventidue posizioni della classifica. La Sicilia fatica: Ragusa è 82ª, Enna sale al 87° posto guadagnando dieci posizioni, Catania scende al 96° perdendone tredici, Palermo è 97ª nonostante un lieve miglioramento. Siracusa è penultima davanti alla sola Reggio Calabria. Anche la Campania è in sofferenza, con Napoli inchiodata al 104° posto.

Dal dettaglio delle singole categorie emergono differenze nette: Milano guida in ricchezza e consumi e mantiene la leadership in affari e lavoro; Brescia resta prima in ambiente e servizi; Bologna domina in demografia, salute e società; Oristano è in vetta per giustizia e sicurezza; Trieste guida per cultura e tempo libero.

Alle reazioni ufficiali si affiancano commenti che confermano la lettura complessiva del report. Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti parla di un risultato nato da «un lungo percorso di responsabilità e scelte politiche volte a creare le condizioni affinché ai cittadini sia garantito l'accesso non solo a servizi pubblici adeguati, ma anche di alta qualità, in grado di rispondere alle nuove sfide».

MAURIZIO FUGATTI PRESIDENTE PROVINCIA TRENTO

Soddisfatto anche il sindaco di Bolzano Claudio Corrarati, che sottolinea come il piazzamento sia merito dei cittadini e del loro stile di vita: «È una corsa a due con la Provincia autonoma».

Più complesso il commento del sindaco di Milano Beppe Sala, che evidenzia come «la sicurezza per Milano è un tema insieme alla casa» e aggiunge che «a volte la narrazione della città sia eccessivamente penalizzante».

GIUSEPPE BEPPE SALA  - SINDACO DI MILANO

Il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, utilizza il report per rilanciare il tema delle riforme strutturali: «Non è più rinviabile una grande riforma degli enti locali».

Parole che confermano, ancora una volta, quanto il Paese continui a muoversi su due velocità, tra territori che consolidano la propria crescita e altri che faticano a scrollarsi di dosso criticità strutturali nonostante fondi, investimenti e un costo della vita più accessibile.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori