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30 Novembre 2025 - 22:10
A Germagnano torna ad accendersi lo scontro politico sulla rotatoria stradale di via Celso Miglietti, un’opera viaria in costruzione lungo la SP2 e sospesa da settimane, attorno alla quale crescono dubbi, contestazioni, interrogazioni formali e richieste di chiarimento sulle condizioni di sicurezza del cantiere. A fare esplodere il caso sono i consiglieri comunali di minoranza Francesco Airola, Mario Rossatto e Bruno Togliatto, che il 3 novembre hanno protocollato una dettagliata istanza di interrogazione indirizzata alla sindaca Mirella Mantini, al Consiglio comunale, al Segretario comunale e persino al Comando dei Carabinieri di Lanzo, chiedendo spiegazioni sulla “pericolosa e penosa costruenda rotatoria” e sulla “sospensione inspiegata dei lavori”.
Nel documento, allegato alla missiva, i tre consiglieri parlano di un’opera «non compatibile con la sicurezza viabile e dei cittadini», elencando una serie di criticità strutturali e procedurali che, a loro dire, renderebbero la rotatoria non solo inutile, ma addirittura pericolosa. A preoccupare è innanzitutto il contesto: l’immissione prevista dall’opera interesserebbe infatti una strada privata priva di adeguata destinazione pubblica e, soprattutto, un tratto privo di marciapiedi che collega Germagnano al territorio di Lanzo. Nel testo protocollato si ricorda che l’unico passaggio pedonale protetto è situato a oltre 200 metri dalla futura rotatoria.
Il secondo elemento critico riguarda l’ingombro dell’opera e la presenza della vicinissima ferrovia: secondo la segnalazione, la rotatoria richiederebbe «una costosa massicciata alta circa un metro» che, trovandosi «a pochi metri dai binari e dal passaggio a livello», potrebbe – in caso di incidente o fuoriuscita di mezzi pesanti – generare «pericolo grave o addirittura catastrofico». Una valutazione che i firmatari reputano sottovalutata dall’amministrazione.
Ma la protesta non finisce qui. Airola, Rossatto e Togliatto denunciano che l’opera sarebbe stata progettata senza alcuna consultazione preventiva dell’attuale Consiglio comunale, scelta che giudicano incomprensibile per un intervento che modifica profondamente la viabilità.
Parallelamente alla questione tecnica, c’è quella – altrettanto urgente – della sicurezza del cantiere. I lavori sono stati sospesi da tempo, ma il cantiere è rimasto aperto, esposto e privo, secondo la minoranza, dei requisiti minimi: segnaletica insufficiente, illuminazione assente nelle ore serali, pericoli per pedoni, ciclisti e automobilisti. «Un pericolo gravissimo per tutti» – scrivono i consiglieri – denunciando una situazione che si protrae nonostante la sospensione delle opere.
A complicare ulteriormente il quadro è la ricostruzione fornita da Francesco Airola, che ricorda come già nel 2016, durante un confronto tra Provincia e Comune di Lanzo a cui aveva partecipato, fosse stata individuata una soluzione alternativa molto più semplice e meno rischiosa rispetto all’attuale rotatoria. Quella proposta prevedeva due interventi essenziali:una corsia di svolta dedicata per i veicoli provenienti da nord e diretti verso il centro abitato di Germagnano; una pista pedonale protetta per collegare in sicurezza la zona con il territorio di Lanzo.

Il Consigliere Francesco Airola
Soluzioni, secondo Airola, pienamente fattibili, concordate istituzionalmente e mai attuate, sostituite invece dall’attuale rotatoria giudicata “costosa, sproporzionata e poco sicura”.
In questo clima di contestazione crescente, la minoranza chiede ora ufficialmente alla sindaca quale sia il motivo della sospensione dei lavori, domanda a cui – denunciano – la cittadinanza non ha ancora ricevuto risposta. Non chiarire la ragione dello stop, secondo i firmatari, lascia intendere incertezza progettuale, problemi esecutivi oppure l’emergere di criticità già note ma mai rese pubbliche.
Nel frattempo, la situazione rimane ferma nel punto peggiore: un’opera bloccata, un cantiere aperto e non a norma, una viabilità condizionata e una comunità divisa tra chi considera la rotatoria un investimento necessario e chi, al contrario, la ritiene un intervento sbagliato e persino pericoloso.
Ora la parola passa alla sindaca, chiamata a chiarire pubblicamente una vicenda che, da tema tecnico, è diventata un caso politico. Con una certezza: la discussione non si esaurirà in un’interrogazione consiliare. Il cantiere di via Celso Miglietti è ormai al centro di uno scontro destinato a lasciare un segno nella vita amministrativa di Germagnano.

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