Il TG1 scambia Aka 7even per un altro: Sanremo 2026 parte subito con una gaffe

Sanremo 2026 sarebbe dovuto iniziare con i fuochi d’artificio, invece è partito con… un identikit sbagliato. E che identikit. Durante il collegamento del TG1 delle 13.30, mentre Carlo Conti svelava la lista dei 30 Big in gara, la grafica dedicata a Aka 7even ha mostrato tutto fuorché Aka 7even. Al suo posto, sorridente e innocente, è comparso Stefano Scala, giovane attore e regista che non aveva mai chiesto (né previsto) una carriera improvvisa all’Ariston.

Una gaffe titanica, di quelle da manuale della televisione pubblica. Nessuno in studio se n’è accorto. Nessuno ha battuto ciglio. E Conti, impeccabile come sempre, ha continuato a leggere la lista come se l’universo non avesse appena deciso di remixare le identità dei partecipanti.

Il risultato? Un Festival che ancora deve cominciare ma che ha già il suo primo tormentone.

Aka 7even, alias Luca Marzano, ha deciso di prenderla con filosofia e soprattutto con autoironia. Su Instagram ha scritto semplicemente:
«Non mi ricordavo così»

Un commento che da solo vale l’intera scena.

E dall’altra parte del paradosso, il “falso Aka 7even” non è rimasto a guardare. Stefano Scala ha rilanciato sui social con un entusiasmo irresistibile:
«Sì, ragazzi, sono a Sanremo… Aka 7even, andiamo insieme!»

Nel frattempo la rete, ovviamente, è esplosa. Meme, battute, paragoni impossibili, richieste di spiegazioni. E una domanda che rimbalza ovunque: “Ma questi 30 Big… quanto sono Big?”
Perché, diciamolo: se persino il telegiornale più visto del Paese non riconosce uno dei partecipanti, forse l’annata non è proprio quella dei divi da poster nelle camerette.

Il TG1, dopo qualche ora di silenzio e migliaia di commenti ironici, ha rimediato con un post di scuse ai diretti interessati. Ma la magia (o la maledizione) della rete aveva già fatto il suo corso: la gaffe è destinata a restare nella storia molto più di tante canzoni in concorso.

E se Aka 7even, alla sua seconda partecipazione dopo il 2022, sperava di stupire, beh… c’è riuscito. Anche se non nel modo previsto.

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